Megadiscarica. Gli artisti di Assoro: “meglio pecore che pascolano nell’erba che porci che si ingrassano nel letame”

Assoro: Forte messaggio del pittore Pino Calabretta, che parla anche a nome degli artisti assorini, sull’evento che in questi giorni ha scosso non solo buona parte della provincia ennese, ma anche buona parte di siciliani, su quella che dovrebbe essere la più grande megadiscarica di rifiuti in territorio di Assoro a Dittaino.
“Il Comune tenta di far passare un messaggio positivo relativamente alla espressa volontà di ritenere utile la costruzione del “merdaio” a Dittaino. Fortunatamente i cittadini di Assoro saggiamente hanno avuto la solidarietà di grandi Istituzioni, della classe politica Seria della provincia. Un ringraziamento al Sindaco di Enna, alla CNA, alla Confindustria, ai Sindacati, al Senatore Crisafulli ed alla deputazione all’ARS del Pd, on.li Galvagno e Termine, ed a tante altre Associazioni.
Il Comune e non il solo Sindaco, in quanto è cosa certa che anche la maggioranza in consiglio comunale ad Assoro di centrosinistra ha approvato e confortato la scelta dell’amministrazione di destra. Una vergogna che fa passare Assoro in soli due giorni da “Comune di Arte a Comune di munnizza”, siamo indignati e ringraziamo ancora tutti coloro che si sono opposti con tutte le energie possibili”. Infine, Calabretta annuncia il manifesto “meglio pecore che pascolano nell’erba che porci che si ingrassano nel letame”.

Continua Calabretta: “E’ con grande soddisfazione che i cittadini di Assoro colgono la notizia che la impresa che aveva ideato la megadiscarica Dittaino ha fatto marcia indietro, nel consiglio comunale dei giorni scorsi erano emersi degli elementi di solidarietà trasversale tra i consiglieri di destra e di sinistra nel senso che segue: nel suo intervento il consigliere Muratore (sinistra) attacca Assoro Arte dicendo, che è una manifestazione che fa perdere solo risorse al Comune di Assoro; a seguire un intervento di Pippo Bruno (paladino delle bollette Atoacqua e Atorifiuti) destra, che sostiene: “dobbiamo essere solidali tra di noi visto che non ci sono più i partiti politici. I cittadini sperano che si faccia chiarezza e la magistratura possa intervenire sulla questione, non solo a difesa delle sane tradizioni assorine, ma quantomeno, visto le forti espressioni usate dalla Ditta nei confronti delle Istituzioni che ci hanno difeso, si sappia che erano state violate sia il piano regolatore, che lo statuto del Comune nei passaggi di tutela ambientale. I cittadini si sono posti una semplice domanda: a quale scopo o fine?”.

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redazione-vivienna