Enna. Registro tumori attivo dal prossimo gennaio

Il tanto atteso momento dell’attivazione del Registro tumori nella nostra provincia, è finalmente, imminente!
E questo dopo circa cinque anni di battaglie che mi hanno visto coinvolto, inizialmente, con alcuni promotori della società civile della nostra provincia e, successivamente, come principale protagonista, allorquando, nella qualità di consigliere provinciale, sono riuscito ad ottenere l’istituzione del Registro tumori, non solo per la nostra provincia di Enna ma, anche per quelle di Caltanissetta ed Agrigento, fino ad allora uniche province siciliane prive di tale strumento, da parte dell’Assessorato regionale della Salute, con l’approvazione delle Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale (L.R. n. 5/2009).
Come il buon contadino anch’io, dopo aver lavorato la terra e averla seminata, ho dovuto attendere che il “seme” di questo mio impegno producesse il frutto così lungamente atteso.
Oggi posso affermare che il tempo della raccolta è proprio giunto!
Dai tempi in cui mi facevo promotore per incontrare, insieme alla società civile, le istituzioni, nelle varie aule consiliari o assemblee studentesche, siamo passati ai giorni nostri in cui sono gli stessi amministratori locali che si fanno promotori per incontrare la collettività al fine di una maggiore sensibilizzazione sull’importanza dell’attivazione del Registro tumori nella nostra provincia.
Questo importante segnale mostra il vero “cambio di rotta” culturale che è avvenuto nel nostro territorio, rispetto a cinque anni fa.
Il Convegno, dello scorso 15 ottobre, svoltosi a Leonforte, al quale ho preso parte, testimonia, difatti, tutto ciò.
Nel mio intervento, durante i lavori del Convegno, ho sentito il dovere, tuttavia, di sottolineare come, un dibattito così importante, visto l’argomento in oggetto, registrava, purtroppo, due grandi assenze: l’Assessorato regionale della Salute e la persona del manager dell’Asp 4 di Enna, Dott. Baldari.
Come si è potuto infatti parlare di un costo di attivazione del Registro tumori (circa 100 mila euro) e di somme, eventualmente da reperire, quando, di contro, non si è avuta la possibilità di interloquire con l’Assessorato regionale della Salute il quale, proprio in questi ultimi anni, ha elargito cospicui finanziamenti (centinaia di migliaia di euro) per i vari Registri tumori provinciali, allora esistenti?
Come comprendere la richiesta del direttore generale Dott. Baldari, di cento mila euro annui, rivolta a tutti i Comuni della provincia, per supportare il costo del nostro Registro tumori?
Infatti, il comma 5 e 6 dell’art. 27 della L.R. 5/2009 obbliga, a tal fine, proprio le Aziende sanitarie provinciali a garantire adeguate risorse umane e strumentali nonché autorizza, le stesse, a prorogare persino i contratti del personale precario attualmente in servizio, al fine di non interrompere le attività del Registro tumori.
Ancora mi chiedo: “Perché domandare un aiuto economico agli enti locali quando l’Asp 4 di Enna ha a disposizione ben il 6% dell’intero suo bilancio aziendale per il controllo epidemiologico del nostro territorio?”(…non è roba da poco!!!)
Siamo già in ritardo di 25 mesi rispetto ai tempi di inizio dettati dalla normativa e, dopo tutto questo tempo, scopriamo che la nostra Asp non ha la somma necessaria e, probabilmente, neanche le risorse umane e strumentali (come previsto per legge), visto che, l’incaricato dell’Asp, presente tra i relatori, in merito a questo aspetto, durante i lavori del convegno, non ha fatto alcuna menzione!
In ogni caso mi sento di rivolgere il mio più sentito ringraziamento ai responsabili dell’RTI (Registro Tumori Integrato) di Catania, in particolare al Prof. Sciacca, il quale, a seguito del mio intervento, ha affermato che è arrivato il momento che ognuno passi la mano sulla propria coscienza e che, per quanto lo riguardava, avrebbe dato inizio al Registro tumori della provincia di Enna entro il mese di gennaio p.v.
A conclusione, mi sembra doveroso riportare un’ultima affermazione del prof. Fidelbo, segretario dell’RTI di Catania, il quale ha ammonito i presenti sul fatto che, una volta iniziata l’attività di monitoraggio del Registro tumori, non è più possibile fermarla: sarebbe come buttare a mare anni di risorse umane ed economiche.
Il mio personale avviso rimane quello di sempre: il Registro tumori della provincia di Enna è e dovrà restare sempre un patrimonio (perché tale è) importantissimo a completa disposizione della domanda di salute della nostra provincia. Per questo, aldilà di ogni eventuale tipo di aiuto economico, l’attivazione e il mantenimento del nostro Registro tumori, non può non essere sostenuto che dall’unico soggetto gestore della Salute nel nostro territorio, ovvero dall’Asp 4 di Enna, così come d’altronde previsto per legge.

                              

Dott. Sergio Malfitano
Presidente Ago-onlus di Nicosia

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