Rifiuti/Sicilia: Borsellino, su discariche vergognosi conflitti interessi

(ASCA) ”E’ una vergogna che chi gestisce le discariche sia presente anche nelle società che si occupano della raccolta dei rifiuti. Si tratta di un palese conflitto d’interessi che va eliminato subito se si vuole realmente promuovere la raccolta differenziata e porre fine allo scempio che in questi anni ha devastato l’ambiente e il territorio siciliano”. Lo dice Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo, in merito all’inchiesta di Repubblica sul nuovo piano delle discariche del governo Lombardo.

”Occorre essere chiari – continua la Borsellino -. Le discariche servono, ma solo a tre condizioni: che siano localizzate meglio di come fatto nel caso di Assoro, che rispettino la normativa europea sul pretrattamento dei rifiuti e che siano inserite in un ciclo virtuoso dove l’indifferenziato rappresenti solo una minima parte della raccolta. Senza questo ciclo virtuoso, il rischio è di ritrovarsi costretti a riaprire il pericoloso capitolo dei termovalorizzatori e di comportare ulteriori aggravi per le tasche e la salute dei cittadini. Per tutte queste ragioni, il governo regionale deve confrontarsi con il territorio e investire con forza, anche utilizzando le risorse europee, su quelle infrastrutture necessarie a completare la filiera della raccolta indifferenziata, come le piattaforme ecologiche e i centri di compostaggio. Cosa che finora è stata fatta in maniera più che insufficiente”.

Da Repubblica:
“… Le discariche destinate a sorgere come funghi in ogni provincia dell’Isola, insomma, sono un’esigenza. Lungi dal costituire bombe ecologiche come in passato (i nuovi impianti sono tecnologicamente all’avanguardia), rappresentano comunque un affare per chi opera nel settore. Basti pensare che i due siti che, secondo le previsioni della Regione, sono destinati a diventare i più capienti dell’Isola hanno una gestione privata: sono quelli di Siculiana e Motta Sant’Anastasia.

Storie diverse, quelle degli imprenditori che vi stanno a capo. La discarica agrigentina, dove al momento finiscono i rifiuti di settanta comuni, è in mano a Giuseppe Catanzaro, uno dei volti della Confindustria di Lo Bello, vicepresidente dell’associazione schierata contro il racket. Nel suo impianto arriva anche la spazzatura di Pantelleria, di Alcamo, di Marsala, vi giunse addirittura quella campana durante l’emergenza del 2007. In espansione l’impero di Catanzaro, imprenditore attivissimo e con buoni agganci politici (è amico del deputato finiano Giuseppe Scalia), che aveva puntato anche su Assoro, altra mega discarica prevista dal piano dell’amministrazione Lombardo. Catanzaro si è ritirato per le polemiche sorte intorno alla realizzazione dell’opera, dopo il via libera a tempo di record giunto dall’assessorato al Territorio guidato da Roberto Di Mauro (Mpa, agrigentino anche lui) e dal sindaco di Assoro Giuseppe Capizzi (Mpa, originario proprio di Siculiana). Lombardo ha allargato le braccia: “Le autorizzazioni per la discarica di Assoro? Le hanno date i funzionari”…
… Rimane un settore che tira, quello delle discariche. Che fa gola, anche se gli operatori si sono dovuti scontrare in questi anni con i ritardi nei pagamenti da parte degli Ato rifiuti che per legge dovrebbero essere disciolti. Ritardi che hanno portato anche alla minaccia di chiusura degli impianti. Ora la protesta si sposta sul territorio, prende la forma dei comitati no-discariche che sorgono sul territorio, ad Assoro e a Scicli come a Misterbianco. Dove, a sorpresa, a dire no all’ampliamento del sito di Motta c’è un sindaco e un deputato dell’Mpa, rispettivamente Ninella Caruso e Lino Leanza. Un ostacolo in più, per chi fra i miasmi dei rifiuti, ha fiutato il nuovo business delle discariche…”.