Megadiscarica Dittaino. On. Paolo Colianni ringrazia chi ha fatto perdere un’occasione, si rischia il collasso

Enna. L’on.Paolo Colianni, dopo che ieri il gruppo consiliare alla Provincia regionale dell’MPA composto da Giovanni Russo, Franco Catania e Giuseppe Cimino con la partecipazione attiva del Commissario Provinciale dell’MPA avv. Ones Benintende aveva dichiarato che il gruppo “si è impegnato con tenacia e determinazione affinché il territorio della provincia di Enna, e in particolare la Valle del Dittaino zona a vocazione agricola e industriale fiore all’occhiello dell’economia ennese, non diventasse pattumiera dell’intero territorio regionale se non dell’intero mezzogiorno”, scende in campo con la seguente dichiarazione: “Ringrazio il Capo gruppo al Consiglio provinciale del PD, e direttore del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’area ASI di Dittaino, Alloro, di avermi citato in una delle sue ultime confuse dichiarazioni, e rispondo non per polemica, ma per correttezza d’informazione e a rispetto della verità vera e non artificiosamente costruita. Il decreto di revoca del Direttore generale dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente dott. Sergio Gelardi del 21 ottobre 2010 n.755, come ogni cittadino non in mala fede, può riscontrare in tutti gli organi d’informazione, è stato adottato a seguito “ ……vista l’istanza prot. 1225 dell 8/10/2010 acquisita dall’Assessorato con prot. 62601 del 8/102010, con la quale l’istante (gruppo Catanzaro) ha dichiarato di rinunziare all’esecuzione del Decreto autorizzativo, considerato altresì che la manifestata intenzione di rinunciare all’esecuzione integra come parte integrante e sostanziale la volontà del proponente di non voler procedere all’adempimento di tutti gli oneri prescritti del decreto autorizzativo, nonché di non prestare le garanzie relative all’impianto di trattamento ed alle fasi della gestione operativa e post operativa della vasca” Decreta…. Art.2 la decadenza dell’autorizzazione.”
A questo punto pare chiaro dover ringraziare anche quanti hanno fatto perdere alla provincia di Enna 50 milioni di euro di investimenti e circa 180 posti di lavoro senza aver avuto l’accortezza e la sensibilità politica di dialogare, inserendo spunti propositivi e correttivi al progetto in questione come invece hanno tentato di fare alcuni consiglieri provinciali del PD Buscemi e Bannò, gli on.li Galvagno, Termine ed il sottoscritto.
Ringrazio altresì il Consigliere provinciale e Direttore dell’area ASI di Dittaino Alloro, che mi dà spunto per ricordarLo nella sua attività di direttore dell’ASI, allorquando nella seduta del 10 agosto 2004 alle ore 10,30 della Conferenza servizi (ex art.27 D.LGS n.22/97) nei locali del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque, fu pronunziato parere favorevole alla realizzazione dentro l’area ASI, alla Società Tifeo con Panelli, Enel, Elettroambiente ed Altecoen, un progetto sistema integrato per l’utilizzo residuo dei rifiuti solidi urbani al netto della raccolta differenziata prodotta nei Comuni della Sicilia – Sistema Augusta -ATO CT 4-CT5-SR1-SR2-En1-RG1. Impianto di pretrattamento zona ASI di Enna (circostanza forse dimenticata ma non dichiarata nell’audizione della Commissione Regionale Ambiente e territorio del 13/10/2010), progetto fortunatamente fermato dal Governo Lombardo.
La cosa che mi rattrista di più è che in un periodo in cui i rifiuti sono cosparsi nelle nostre strade, il progetto Catanzaro, poteva trasformare il rifiuto non pericoloso in ricchezza trasformandolo in energia pulita, come si fa in tutti i paesi civili del mondo, invece di pensare ed invocare come fa il Sindaco Garofalo ad ampliare la discarica di Cozzo Vuturo, questa sì a cielo aperto, questa sì inquinante, questa sì che distrugge le falde acquifere e nociva per i terreni, questa sì a poca distanza in linea d’aria dal Comune capoluogo e dal Comune di Calascibetta.
In questo modo, con le ipocrisie, con la pervicacia a falsare la verità, con le continue liti tra fazioni politiche contrapposte, che non appassionano più i cittadini, e senza il dialogo costruttivo, senza un ritorno alla politica arte nobile della democrazia, questo territorio rischia veramente il collasso”.