Droga Leonforte. Operazione Granfonte, scadono i termini per i ricorsi
Enna-Cronaca - 30/10/2010
Leonforte. Lunedì scadono i termini per ricorrere al tribunale di Libertà contro gli arresti effettuati in occasione dell’operazione antidroga “Granfonte”, eseguita dai carabinieri della compagnia di Enna e della stazione di Leonforte e che ha portato all’arresto di otto giovani, ritenuti direttamente o indirettamente interessati allo spaccio della droga e per cinque accusati di associazione per delinquere, tra cui due pregiudicati di Catania, che erano ufficialmente i fornitori.
Gli avvocati difensori degli imputati hanno fatto sapere che presenteranno ricorso. Intanto il primo ricorso si discuterà venerdì prossimo ed interesserà Angelo Monsù, presentato dall’avvocato Antonio Impellizzeri, il quale ha chiesto al tribunale del Riesame la scarcerazione del suo cliente. Ancora da fissare le udienze per gli altri arrestati, come Roberto Mingari Favvento, ritenuto il capo del gruppo, Gianfranco Marsiglione, Pierangelo Buono, Roberto La Delfa, Rossella Ferragosto, Salvatore Scuderi e Antonino Sanfilippo, quest’ultimi i due catanesi fornitori della droga. Gli arrestati sono difesi dagli avvocati Ones Benintende, Gaetano Grassia, Gisella Marsiglione, Massimo Bellini e Antonio Fiumefreddo. Due indagati, Rossella Ferragosto, convivente di Roberto Mingari Favvento e La Delfa, difesi dall’avvocato Ones Benntende si trovano agli arresti domiciliari. La prossima settimana sarà sicuramente importante per l’inchiesta, che, per la prima volta, sarà valutata dal collegio di giudici nisseni. L’avvocato Impellizzeri si è rivolto al tribunale del Riesame perché contesta la sussistenza delle esigenze cautelari che dei “gravi indizi di reità”, perché il suo assistito era stato già arrestato nel marzo del 2008. La maggior parte degli arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre Ferragosto e La Delfa hanno negato ogni addebito. La cocaina arrivava a Leonforte dal quartiere “zia Lisa” di Catania ed i fornitori sarebbero stati proprio Sanfilippo e Scuderi, mentre Hashish e marijuana provenivano da coltivazioni in loco in contrada Rossi -Fiumara a disponibilità del gruppo leonfortese.