Soddisfazione API Regalbuto per intitolazione villa a Vincenzo Gamiddo

Regalbuto. Nel corso della celebrazione del 92° anniversario della liberazione, domenica mattina il vice sindaco Salvo Cardaci, annunciava ai presenti che l’amministrazione comunale di Regalbuto aveva accolto la nostra proposta di intitolare un luogo pubblico (la villa comunale) al partigiano “Fiamma” Vincenzo Gamiddo. Gamiddo era partito poco più che vent’enne per partecipare alla lotta partigiana contro il nazi fascismo. Morì in Piemonte, pare durante un rastrellamento tedesco, fucilato assieme ad altri compagni. Oggi è ancora seppellito nel cimitero dedicato ai partigiani di Asti. “La notizia non può che darci soddisfazione – dichiara il segretario di Alleanza per l’Italia Vincenzo Saccone – soddisfazione che è già stata espressa al vice sindaco il giorno stesso dell’annuncio. La soddisfazione nasce dalla certezza che non bisogna perdere la memoria storica della città regalbutese e soprattutto di quegli uomini che rappresentano un patrimonio storico – culturale, esempio anche per le future generazioni. Il partigiano “Fiamma” Vincenzo Gamiddo era stato già onorato ad Asti dall’allora sindaco prof. Gaetano D’Agostino, il quale, invitato dalle autorità piemontesi, si era recato ad Asti, con il gonfalone cittadino per presenziare agli onori ai caduti per la liberazione della patria.
Poi tutto cadde nel dimenticatoio, fino a quando, venuti a conoscenza della storia di Gamiddo, è sembrato opportuno inserire tra i personaggi illustri di Regalbuto, anche chi, come “Fiamma” si era immolato per la patria.