Vigili Fuoco: sciopero regionale con sit-in a Palermo

PALERMO – Si terrà venerdì, a Palazzo d’Orleans sede della presidenza della Regione, il prossimo round della vicenda che ha portato in piazza, stamattina a Palermo, i vigili del fuoco siciliani. La protesta, per la quale sono arrivati nel capoluogo di Regione pompieri dalle nove province dell’Isola, è stata organizzata da Cgil Cisl Uil più Confsal e Rdb. Il sit-in si è protratto dalle 10 alle 14 e si è concluso con le rassicurazioni arrivate dal Palazzo riguardo all’incontro di venerdì in vista del quale si è recato a Roma, stamani, l’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, Giosué Marino. Venerdì dovrebbero trovarsi faccia a faccia, sindacati, Regione, ministero dell’Interno, direzione regionale del Corpo e protezione civile nazionale e regionale. “Ci auguriamo sia messo un punto a una vicenda vergognosa, che offende la dignità di lavoratori che non si risparmiano mai di fronte a disastri ed emergenze”, affermano Maurizio Bernava e Giovanni Saccone, segretari, rispettivamente, della Cisl Sicilia e della federazione regionale Cisl della Sicurezza (Fns). “Lombardo prenda personalmente in mano la questione”, rimarcano. La mobilitazione, che per la prima volta ha visto assieme tutte le sigle sindacali, confederali e non, è stata organizzata per la mancata corresponsione degli emolumenti maturati dai pompieri nei giorni della frana di Giampilieri, l’1 ottobre 2009, per l’attività straordinaria svolta. Ma ha puntato i riflettori pure sul progressivo assottigliarsi degli organici. Perché la dotazione risale al 1987 e per di più, denunciano i sindacati, si prevede a breve un’ulteriore calo di personale rispetto ai 2.200 lavoratori attualmente impegnati. Ma “il reale fabbisogno – fanno sapere – sarebbe di un 30% in più, di vigili, rispetto al dato stabilito 22 anni fa”. Riguardo alle frane dell’ottobre 2009, i sindacati ricordano che provocarono 18 morti a Giampilieri uno dei quali non ancora identificato; 11 a Scaletta Zanclea di cui cinque dispersi. Una vittima ciascuno a Molino e Briga Superiore e un disperso ad Altolia. In totale si contarono 31 morti, sei dispersi, 122 feriti e 2.019 persone evacuate. “Una tragedia immane”. Ed ecco gli interventi fin qui compiuti dai vigili, per farvi fronte: 2.396 per assistenza alla popolazione; 887 di ricerca di persone; 3.813 per movimento terra e 4.104 per vari altri motivi. In totale, 11.200 operazioni d’aiuto a fronte delle quali nulla è stato pagato ai lavoratori per l’impegno straordinario assicurato. Da qui lo sciopero. E l’incontro annunciato per venerdì.