Ma cosa sta succedendo a Troina?

Troina. In un libro di fantapolitica pubblicato nei primi anni ’80 del novecento, si parlava di un paese di nome Sopito che dalla descrizione che ne facevano i due autori, un giornalista vaticanista di sinistra morto di recente, molto stimato in Vaticano, ed uno scrittore e sceneggiatore di cinema e tv, si capiva che si alludeva a Troina.
Un paese calmo da sembrare addormentato, come se fosse il paese più sereno del mondo.
Ma sotto la calma apparente si agita oggi qualcosa di torbido, che comincia ad inquietare un numero sempre crescente di troinesi. Alcuni fatti accaduti di recente sono dei campanelli d’allarme che segnalano un deterioramento del tessuto sociale. I settori più avvertiti della pubblica opinione, che per ora non sono molto ampi, pensano che sia un grave errore non prenderli in seria considerazione. Altri settori di opinione pubblica stanno uscendo dal torpore, ma alcuni intendono restarci perché convinti di vivere in un paese tranquillo. Non c’è da stare allegri, in un piccolo paese come Troina, quando di sente che un tale, che è un tuo concittadino, è stato fermato sulla strada per Catania ed arrestato per possesso e spaccio di cocaina e possesso illegale di una pistola con la matricola abrasa, risultata rubata. Deprime ed angoscia apprendere la notizia che un giovane sia stato vittima di un’odiosa e ripugnante angheria a sfondo sessuale perpetrata da suoi coetanei e colleghi di lavoro. La salute fisica e psichica di quel giovane porterà i segni di quella bruttissima esperienza per tutta la vita. Inquieta anche la disavventura capitata all’anziana che vive in un quartiere del centro storico, dove abita poca gente, che è stata raggirata da una donna, presentasi come una devoto di San Pio di Pietrelcina, che le ha rubato i soldi della pensione. Suscitano angoscia ed marezza le vicissitudini di quel giovane dal carattere mite e bonario che deve difendersi dall’accusa di omicidio colposo per aver difeso la giovane sorella e la madre minacciate da un energumeno proveniente da un paese del Catanese, che assieme ad altri suoi compari, aveva tentato la rapina nell’esercizio commerciale gestito dalla madre del giovane. Certo, in paese ci sono anche i gruppi di volontariato, animanti da un forte senso civico, che generosamente e gratuitamente si impegnano, in silenzio e senza clamore, a realizzare il bene comune. In paese, purtroppo, da un pò di tempo c’è dell’altro che non si può più ignorare e di cui preoccuparsi.
Fa presente la giornalista Sandra La Fico, dopo che in giornata si è verificato un doppio furto in appartamenti: “Sono lontani i tempi in cui si pensava a Troina come il paese tranquillo, in cui nulla accade e tutto tace. Il paese di montagna si trasforma in una piccola città, con gli stessi rischi e pericoli. Sarebbe ora, quindi, di cambiare anche le abitudini”.

Silvano Privitera