Enna. Il nuovo volto dell’Area di Sviluppo Industriale di Dittaino

A meno di una settimana dall’inaugurazione del “Sicilia Fashion Village” con i suoi 70 negozi aperti e gli altri 50 in preparazione nelle vicinanze dello svincolo di Dittaino dell’autostrada Palermo-Catania, è cambiata in meglio tutta la zona, anche l’Area di Sviluppo Industriale, che si trova ad un chilometro di distanza da questo centro motore delle attività produttive, sta subendo in meglio il grande movimento che si registra con la presenza di migliaia di visitatori, che con grande interesse visitano il “centro moda“ del village e guardano con attenzione quello che c’è oltre, vale a dire gli insediamenti che da tempo sono l’asse portante della zona industriale, che vorrebbe essere elemento consistente nella crescita socio-economica del territorio e che oggi sta ottenendo eccellenti risultati operando nel campo dell’agroalimentare.
Sicilia Fashion Village ha dato anche una svolta nell’occupazione, in una provincia che ha avuto sempre il tasso di più alto di disoccupazione, perché 1200 addetti ai lavori, a pieno regime, e 500 per l’indotto sono cifre importanti, oltre ad avere migliorato la qualità dei lavoratori, che si sono formati in corsi di formazione per essere adeguati alla qualità e quantità di una struttura commerciale unica in Sicilia. Ma è chiaro che questa spinta non si ferma qui perché stanno maturando altre iniziative che potrebbero incrementare i posti di lavoro, non dimenticando che la zona di Dittaino è stata sempre all’attenzione del mondo del lavoro non solo perché si sono insediate delle aziende di primo piano, ma anche perché da sempre è stato considerato “il granaio d’Italia” dove sono insediate aziende agricole che producono il migliore grano duro di Sicilia, un grano che ha consentito la nascita di una cooperativa, formata da agricoltori ennesi e catanesi, che hanno dato vita ad un panificio industriale “Valle del Dittaino” che produce pane, che viene distribuito in Italia ed in alcuni paesi europei con investimenti concreti sia nel mondo del lavoro, che anche nell’indotto.
Sono 32 le aziende che da tempo operano nell’area industriale e si tratta di aziende che operano nell’agroalimentare come panificio, pastificio, confezioni di ortaggi e verdura, stoccaggio di bevande, lavorazione di agrumi, nella logistica, la realizzazione di un interporto che consente di portare la ferrovia all’interno dell’area, quindi aziende di abbigliamento, autotrasporti, distribuzione di gas, impianto di compostaggio, stoccaggio di grano, mangimificio, costruzioni di infissi, trattamento di rifiuti speciali, argilla espansa. Trentadue aziende che hanno una forza lavoro intorno alle 600 unità lavorative, alle quali aggiungere l’indotto che è abbastanza consistente. Ci sono anche 32 richieste di aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione di realizzare i propri opifici ed altre che aspettano l’assegnazione del terreno, visto che il Consorzio Asi ha incrementato la sua area, disponendo un nuovo piano regolatore. Tra le aziende che si stanno posizionando nell’area ve ne sono tre che opereranno nel campo delle biomasse, utilizzando la legna dei boschi ennesi per produrre energia elettrica pulita da distribuire alla zona tutta ed ai comuni vicini (Assoro, Enna e Valguarnera), si insedierà un’azienda che andrà a produrre bioessiccato, sono in fase di realizzazione di strutture alberghiere, aziende di abbigliamento, tre aziende di logistica, tenuto anche conto della centralità dell’area di Dittaino che si trova ad un’ora e mezza di distanza da qualsiasi capoluogo siciliano, quindi raggiungibile in breve tempo. Anche in questo caso si prevede che la forza lavoro di queste aziende arriverà intorno alle 700 unità, alle quali aggiungere quelle dell’indotto. Esiste anche un finanziamento di 3 milioni e mezzo di euro della Regione Siciliana per la realizzazione di un autoporto, quasi attaccato allo svincolo dell’autostrada, di fronte al Sicilia Fashion Village, ma di questo progetto e di questo finanziamento da diversi mesi non si anno notizie.
E, la paura che una parte dell’area di Dittaino (45 mila metri quadrati), quella a vocazione agricola potesse diventare un mega discarica per la selezione dei rifiuti non pericolosi, ha portato le migliaia di agricoltori presenti in zona a costituire un comitato spontaneo per la valorizzazione di quest’area , che ha nell’agroalimentare e nel grano duro pregiato i suoi punti di forza, anche dal punto di vista del lavoro e della crescita della zona. Proprio recentemente il comitato spontaneo, guidato dal professor Biagio Pecorino, presidente della Cooperativa Valdittaino, e dall’avvocato Nino Grippaldi, presidente provinciale di Confindustria, ha incontrato sia il prefetto, Giuliana Perrotta, molto sensibile ai problemi occupazionali,sia i dirigenti regionali dell’Anas per evidenziare che la statale 192, che porta da Dittaino sino a Catania o allo svincolo di Catenanuova dell’autostrada, è in pieno degrado e sono necessari interventi consistenti per consentire la transitabilità, e poi sono necessari interventi anche sul torrente Calderai, che potrebbe tracimare con le grandi piogge e creare problemi notevoli alla tante aziende che operano in quel settore. Ma l’attività del comitato spontaneo non si è fermata qui perché ha chiesto che si intensifichino i servizi, che migliori la rete di sicurezza, che sia disponibile una banda larga, in modo da consentire alle aziende operanti di aumentare la forza lavoro, ma anche di essere in contatto con i grandi mercati nazionali ed internazionali. Nell’area di Dittaino operano migliaia di produttori agricoli su circa 15 mila ettari di terreno coltivato a grano e si parla di 50 mila giornata di lavoro che vanno dalla ditta individuale a quella più consistente, che ha bisogno da cinque a dieci dipendenti per poter effettuare lavori efficienti nella coltivazione del grano. Da qualche settimana si incomincia a parlare, sempre su iniziativa del comitato spontaneo, di sfruttare al meglio la pianta del grano, utilizzando il gambo ed i resti della spiga per produrre biogas da distribuire non solo all’interno dell’area industriale, ma anche oltre e sulla produzione di energia l’area di Dittaino sta sviluppando tre impianti di biomasse, che dovrebbe produrre, utilizzando la legna dei vicini boschi della provinciale, per produrre energia elettrica pulita che dovrà servire non solo per l’intera area industriale, ma anche per i comuni viciniori.

Nella foto l’interno del negozio della Ferrari al “Sicilia Fashion Village”

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redazione-vivienna