Enna. Ancora sequestrati i locali della parrocchia S. Agostino. Chiesto intervento Diocesi

Enna. A distanza di un mese dal sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, non si trova ancora una soluzione per la riapertura dei locali parrocchiali della Chiesa di S. Agostino. Da allora, infatti, nulla è cambiato, spiega Paolo Vicari, rettore della confraternita Maria Ss delle Grazie. “Mi auguro che al più presto la problematica venga risolta dagli enti competenti. Personalmente – ricorda Vicari – ho avuto un incontro con il Vescovo Mons. Pennisi a cui ho esposto tutti i disagi che l’intera Parrocchia di S. Agostino sta attraversando a causa della chiusura dei locali parrocchiali”.

Da quanto i locali sono stati chiusi la comunità parrocchiale non ha più potuto svolgere nessuna attività di catechesi e ricreativa. “Al Vescovo – ha continuato Vicari – ho ricordato che nella Chiesa di S.Agostino si svolgono molteplici attività ed è un punto di aggregazione di fondamentale importanza per la collettività del quartiere ed i giovani vengono impegnati in attività sane, allontanandoli da altre tentazioni malavitose”.

Dalla diocesi, però, ad oggi non è giunta nessuna risposta, ma, nonostante lo sconforto – continua Vicari – “siamo decisi a intraprendere decisioni molto drastiche se entro Pasqua non dovesse risolversi la situazione. A nome di tutta la Confraternita e del nostro assistente ecclesiastico consegneremo lo statuto della Confraternita alla Diocesi e non parteciperemo più a tutte le attività religiose esterne organizzate dalla Diocesi e della nostra città”. In questi giorni oltre al danno c’è stata anche la beffa perchè la confraternita non ha potuto presenziare alle processioni che si sono svolte in città perchè tutte le insegne della confraternita sono dentro i locali posti sotto sequestro. Pare, intanto, che la Procura abbia fatto dei passi in avanti avvertendo i proprietari dei locali sulla necessità di avviare i lavori nella struttura adiacente la chiesa e che poi è quella che mette in pericolo l’edificio parrocchiale. I tempi, però, si prevedono essere lunghi e questo non fa altro che impedire lo svolgimento della normale attività parrocchiale tra catechismo, riunione della comunità e della confraternita.

William Savoca