Piazza Armerina. Preoccupazione tra gli operatori turistici per la proposta di applicare una imposta di soggiorno ai turisti in visita alla città dei mosaici. Un gruppo di operatori armerini ha dato il via alla mobilitazione contro l’iniziativa che, spiegano, se attuata in questo momento provocherebbe danni enormi.
“Se come annunciato nella primavera del 2011 verranno riaperti la maggior parte degli ambienti – spiegano alcuni operatori – si deve lavorare alla promozione, far tornare i tour operator in città e mettere in atto una serie di servizi ai turisti. Solo quando si sarà tornati ai flussi turistici degli anni passati e ai visitatori saranno offerti, tour nella città, musei e chiese aperti, iniziative culturali collaterali, quali ad esempio mostre ed esposizioni, si può pensare, eventualmente, alla tassa di soggiorno”.
Sono preoccupati gli operatori che da 5 anni a questa parte vivono una crisi profonda e che malgrado le difficoltà hanno continuato ad investire, in vista di una “nuova stagione” del turismo a Piazza Armerina e in tutto il territorio. “Una tassa da applicare all’interno delle strutture turistiche, per tutti gli ospiti che soggiorneranno in città – proseguono gli operatori, che varia dai 2 ai 5 euro in funzione della categoria della struttura turistica, significa tagliare definitivamente le gambe proprio a quel turismo che si attende da anni. Si manterrebbe quel turismo mordi e fuggi che non crea vera ricchezza né occupazione”. L’assemblea degli operatori turistici dovrebbe tenersi lunedì prossimo, 13 dicembre.
Giulia Martorana