Enna bassa: Sequestrata palazzina a rischio crollo in via Boris Giuliano, indagato costruttore

Enna. Un mese fa, la denunzia di quindici condomini della palazzina “G” del condominio Platino, in via Boris Giuliano 9 a Enna Bassa, per pericolo concreto di crollo, portò il Gip David Salvucci, dopo un intervento dei vigili urbani, ad ordinare il sequestro preventivo dell’immobile. La denunzia presentata alla magistratura dai condomini, tramite l’avvocato Antonio Impellizzeri, ha consentito di puntare l’indice contro il costruttore che ha realizzato la struttura l’ennese Calogero Salvaggio.
Sono stati gli stessi condomini a chiedere alla Procura, tramite il loro difensore, di sequestrare a fini preventivi l’immobile “quale corpo di reato”, affidandolo a loro in custodia giudiziale e invitando a nominare un tecnico d’ufficio per accertare le reali condizioni della palazzina.
La palazzina è stata sequestrata ed è stato nominato un custode giudiziario che è poi l’amministratore del condominio, l’ingegnere Pietro Maria Cremona. L’ordinanza di sequestro è stata emessa dal Pm Marina Ingoglia, nell’ambito del procedimento penale a carico di Calogero Salvaggio, che a questo punto figura come indagato per il rischio di “crollo” di palazzina.
L’accusa nei confronti di Calogero Selvaggio è di avere realizzato una palazzina “in difformità tra il progetto architettonico e la costruzione nella distribuzione interna degli spazi”. Sul piano tecnico pare che il calcolo dell’edificio sarebbe stato effettuato “senza tenere conto della spinta che poteva arrivare dal terreno, che premeva sul muro di contenimento dal lato sud-est dell’edificio. Inoltre, secondo la magistratura, sussisterebbero “macroscopiche difformità strutturali rilevabili a vista tra il progetto esecutivo e la reale costruzione”, si aggiunga che mancherebbero, negli elaborati esecutivi, le “indicazioni esaustive circa le pareti in cemento armato, in corrispondenza del telaio “1” a contenimento del terreno sul fronte sud-est”.
Queste anomalie, secondo la magistratura, potrebbero provocare “il crollo della costruzione o di una parte”.
Al tecnico incaricato, l’ingegnere Loredana Contraffatto dell’Università di Catania, è stato chiesto di “effettuare tutti gli accertamenti necessari per stabilire se esistono le condizioni di pericolo di crollo del fabbricato con pericolo per l’incolumità dei condomini che lo abitano e per la pubblica incolumità”. Martedì si terrà un sopralluogo per effettuare ulteriori accertamenti, mentre l’ingegnere Giuseppe Sberna del Comune ha inviato una nota diretta all’ufficio del Genio civile, alla Protezione civile regionale e allo stesso ingegnere, che ha effettuato la consulenza per conto dei condomini, inviandola per conoscenza pure alla Procura della Repubblica. Nella nota l’Ufficio tecnico comunale chiede agli enti di partecipare al sopralluogo, che avverrà martedì mattina alle 9, al fine di “verificare la necessità di procedere all’adozione di eventuali provvedimenti urgenti a salvaguardia della pubblica incolumità”. “Notevole soddisfazione per la tempestività, la severità e l’autorità del provvedimento adottato dalla magistratura ennese – ha dichiarato l’avvocato Antonio Impellizzeri per conto dei condomini – alla quale i condomini hanno rivolto le loro aspettative di tutela”. “La nostra azione e l’intervento del giudice – conclude l’avvocato Impellizzeri – indurranno il costruttore ad assumersi le sue responsabilità nei confronti dei singoli condomini che, con i sacrifici di un’intera vita, hanno comprato da lui la casa e viverci con tranquillità con propri figli”.