Nonostante non vi fossero apparenti motivi ostativi al rilascio dell’autorizzazione richiesta, il funzionario tratto in arresto, aveva opposto non meglio specificate difficoltà, sin dallo scorso mese di novembre.
Quindi avrebbe prospettato il modo in cui le difficoltà si sarebbero potute superare: “vai ad Agira prendi un vassoio di cassatelle, mettici dentro 10.000,00 € e me li porti”.
L’imprenditore, esasperato per l’illecita ed esosa richiesta, sporgeva denuncia, riferendo i fatti alla Polizia di Enna.
Infatti, nella mattina del 14 dicenmbre la vittima si recava a Caltanissetta per ritirare l’autorizzazione presso gli uffici del distretto minerario in viale conte Testasecca; successivamente, a bordo della sua vettura, consegnava al Panzica il denaro richiesto, unitamente ad un vassoio incartato di “cassatelle di Agira”. Quindi, il Panzica, dopo aver messo la busta contenente il denaro all’interno del pacco dei dolci, usciva dall’autovettura della vittima, per andare a riporre il tutto all’interno della propria autovettura.
In tale frangente, il personale della Polizia di Stato, appostato in prossimità, interveniva ponendo in arresto il funzionario infedele, che, dopo gli adempimenti di rito, veniva ristretto presso la casa circondariale “Malaspina”, su disposizione della Procura della Repubblica di Caltanissetta
Dai primi accertamenti svolti, sembrerebbe che l’autorizzazione per la cava fosse stata già firmata all’inizio del mese di dicembre ed il suo rilascio fosse un atto dovuto.