Enna. Assolti due infermieri ed un ausiliario

Enna. Assolti, dopo sette anni, perché il fatto non costituisce reato i due infermieri, Concetta Scaletta e Carlo Rampello, e l’ausiliario Francesco Perricone, in servizio nel reparto di Psichiatria, nel turno di pomeriggio del 18 ottobre del 2003, quando intorno alle 19 un paziente , Michele Falzone, riuscì ad allontanarsi dal reparto e fu investito da una macchina fuori città, mentre di notte e a piedi cercava di tornare a casa sua a Pietraperzia. Il giudice monocratico Elisabetta Mazza ha assolto i tre imputati , accusati di abbandono di incapace, con formula piena. I tre imputati, difesi dagli avvocati Dante e Rosanna Tranchida, Patrizia Di Mattia, erano stati rinviati a giudizio per omesso controllo. La Procura della Repubblica li accusò di aver lasciato la porta aperta e, quindi, di avere consentito al paziente di allontanarsi dal reparto. Sostanzialmente la fuga di Falzone non era prevedibile. Il paziente, che era ricoverato in regime di “tso” e quindi riconosciuto come affetto da patologie, tali da evidenziare un certo grado di pericolosità, riuscì a scappare e a imboccare la statale 117 bis, che da Enna porta a Caltanissetta, dove un’auto, a causa del buio fitto, lo travolse uccidendolo. Infatti, il conducente se ne accorse quando ormai era tardi della presenza di Falzone ai margini della strada e non poté far nulla per evitarlo. Il Pm Cosetta Mendolia, nella sua requisitoria, aveva chiesto l’assoluzione per tutti e tre gli imputati, ma con formula dubitativa, la vecchia insufficienza di prove, mentre i difensori avevano chiesto la esclusione di ogni responsabilità. Soddisfati gli avvocati difensori della sentenza con assoluzione piena perché non c’è stata alcuna condotta omissiva da parte dei due infermieri e dell’ausiliario.