Enna. Tempo di bilanci a chiusura dell’anno 2010, che ha visto impegnati gli uffici della questura e dei commissariati distaccati della provincia di Enna nell’attività di contrasto alla criminalità ed a ogni forma di illegalità.
Brillanti i risultati raggiunti, Questore della Provincia di Enna, dott. Salvatore Patanè, che hanno coronato gli sforzi di tutto il personale quotidianamente impegnato, sia in termini di prevenzione, con la predisposizione di numerosissimi servizi straordinari di controllo del territorio, che di polizia giudiziaria a seguito della commissione di fatti reato.
In particolare si segnalano le principali attività svolte dagl uffici:
SQUADRA MOBILE
Impegnata a 360° nella lotta al crimine organizzato, allo spaccio degli stupefacenti ed alla criminalità diffusa, ha svolto innumerevoli servizi sia in ambito cittadino che nella intera provincia, riportando risultati di assoluto rilievo, tra i quali si possono ricordare:
12 gennaio 2010: nel corso di un servizio mirato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati tratti in arresto:
responsabili dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti , resistenza, lesioni , oltraggio, violenza e minacce a P.U., e ricettazione di un timbro del comune di Enna, nonché il MINGRINO anche per il reato di porto di un coltello di genere vietato; nel corso del servizio sono stati sequestrati 1 coltello da punta e da taglio, lungo cm. 25, con manico in legno lungo cm.10 e lama lunga 15 e larga cm.2,5; nr.154 semi di cannabis; gr.0,9 di sostanza verosimilmente stupefacente del tipo marijuana; un timbro in legno, riproducente il sigillo del Comune di Enna.
14 gennaio 2010: a Milano, personale di questa Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, a seguito di indagini svolte nell’ambito del proc.to penale avviato nei confronti di un gruppo criminale dedito alla commissione di rapine, unitamente alla Squadra Mobile di Milano, ha effettuato il fermo di indiziato di delitto nei confronti di:
poiché ritenuti responsabili di rapine in danno di numerosi istituti di credito operanti sul territorio
nazionale. Dai fotogrammi delle azioni delittuose era possibile accertare che proprio gli stessi,
anche alternativamente ed unitamente ad altro soggetto già tratto in arresto da altro ufficio, si erano
resi responsabili di numerosissime rapine ai danni di istituti bancari, commesse ad Abbiategrasso
(MI), a Lacchiarella (MI), a Melegnano (MI), a Naviglio di Melzo (MI), a Cernusco sul Naviglio.
5 febbraio 2010: personale di questa Squadra Mobile – IV Sezione, a seguito di predisposti e mirati servizi di appostamenti e pedinamenti nel territorio di Barrafranca (EN), ha tratto in arresto:
10 febbraio 2010: nella giornata del 10 febbraio 2010 è stata esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti dei sottonotati soggetti, condannati con sentenza del Tribunale di Enna, alle pene di seguito specificate, poiché ritenuti colpevoli a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, minacce, danneggiamenti, furti, reati in materia di armi ed altro, perlopiù aggravati dall’art. 7 della legge 203/91, ossia per avere commesso i fatti contestati avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p.:
Inoltre, nella medesima giornata, a seguito di raccordo investigativo con la Squadra Mobile di Ancona PERNAGALLO Pietro veniva rintracciato dal citato ufficio e tratto in arresto in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte di Assise di Caltanissetta, poiché condannato dalla medesima Corte alla pena dell’ergastolo (unitamente a MADONIA Giuseppe – mandante) quale esecutore materiale dell’omicidio di SAITTA Salvatore, attinto da vari colpi d’arma da fuoco corta in data 25/06/1992.
24 febbraio 2010: personale dipendente, unitamente a gli uomini del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, ha tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dalla Corte d’Assise di Caltanissetta – su richiesta della locale Procura della Repubblica:
24 febbraio 2010: personale della Sezione Antidroga e Contrasto al Crimine diffuso di questa Squadra Mobile, nell’ambito di mirati e predisposti servizi, traeva in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish, per una quantità di gr. 83,8:
12 marzo 2010: personale delle II Sezione ha eseguito l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna, nei confronti di
in quanto indagati:
18 marzo 2010: nel corso di mirati servizi, personale della IV sezione – antidroga e contrasto al crimine diffuso – ha tratto in arresto:
responsabile dei reati di detenzione, trasporto e porto illegale di una pistola cal.7,65 e relativo caricatore con con nr.8 cartucce, nonché ulteriori 2 caricatore con cartucce e per porto senza giustificato motivo di un coltello di genere vietato; nell’ambito del medesimo servizio è stato segnalato in stato di libertà alla competente A.G., tale P. F., , classe 1969, responsabile del reato di porto senza giustificato motivo di un coltello di genere vietato e per detenzione di gr.1 di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
19 marzo 2010: a conclusione dell’attività di indagine esperita da questa Squadra Mobile e dalle Sezioni di P.G. – aliquota Polizia di Stato – della Procura di Enna e della Procura presso il Tribunale per i Minori di Caltanissetta, è stata eseguita l’Ordinanza di custodia Cautelare in Carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Enna nei confronti di:
22 marzo 2010: personale della IV Sezione “antidroga e contrasto al crimine diffuso”, nel corso di servizi mirati finalizzati alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, nella c/da Camatrice, agro di Piazza Armerina (EN), a seguito di perquisizione personale e domiciliare, ha tratto in arresto per il reato di detenzione a fini di spaccio di gr. 83.50 di hashish, gr. 4.70 di cocaina e gr. 17.50 di marijuana:
30 marzo 2010: personale di questa Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, a seguito di articolate e complesse indagini, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna a carico dei quattro soggetti di seguito indicati:
in quanto:
6 aprile 2010: nelle prime ore della mattinata questa Squadra Mobile, unitamente a personale del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Commissariato di P.S. di Augusta (SR) ha tratto in arresto nella flagranza del reato di furto di rame:
poiché, dopo essersi introdotti all’interno delle pertinenze Di una ditta, con sede presso quest’Area di Sviluppo Industriale, in località Valle del Dittaino, agro di Assoro (EN), asportavano in totale circa 1160 cavi di rame dagli impianti elettrici del citato opificio. Nell’ambito della citata attività venivano, altresì sottoposti a sequestro un’autovettura ed un furgone, utilizzati dagli indagati per la commissione del delitto.
23 aprile 2010: personale di questa Squadra Mobile, ha tratto in arresto:
poiché colpito dal Provvedimento di esecuzione di pena residua di anni 6 e mesi 4 emesso dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale Ordinario, essendo divenute esecutive n. 4 sentenze di condanna per i reati di minacce gravi, calunnia, furto.
25 aprile 2010: personale dipendente ha tratto in arresto:
poiché colto nella flagranza del reato di tentato furto aggravato di circa 100 litri di gasolio asportato da una pala meccanica custodita all’interno della discarica comunale sita in questa Contrada Cozzo Vuturo, di proprietà della società SICILI-AMBIENTE. Nella medesima circostanza veniva deferito in stato di libertà, poiché datosi alla fuga e resosi irreperibile, un altro giovane, responsabile, in concorso con il FOLISI del medesimo fatto di reato.
12 maggio 2010: personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, a seguito di articolate e complesse indagini condotte su un gruppo di soggetti catanesi dediti alla consumazione di rapine ai danni di istituti bancari sul territorio nazionale, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltagirone a carico di:
poiché indagato in ordine al reato di cui agli artt. 81, 110, 628 c. 1 e 3 c.p., in quanto ritenuto essere, unitamente a PROVENZANO Cristian Angelo, l’esecutore materiale della rapina con taglierino perpetrata in data 20.10.2009 ai danni Banca Monte dei Paschi di Siena ubicata a Niscemi (CL), in occasione della quale fu asportata la somma di 18.255 €.
Nell’ambito della medesima attività, la citata ordinanza è stata notificata a carico dei sottonotati soggetti dagli Uffici di Polizia, per come appresso specificato:
Indagato | Forza di Polizia | Fatto reato |
VISCUSO Alessio | Comm.to P.S. Niscemi (CL) | Rapine Monte Paschi Siena di Niscemi del 11.06.2009 e del 17.07.2009 |
PROVENZANO Cristian Angelo | Stazione Carabinieri Niscemi (CL) | Rapine Monte Paschi Siena di Niscemi del 11.06.2009, del 17.07.2009, 20.10.2009 e del 16.02.2009. |
VASTA Giovanni Pietro | Compagnia Carabinieri Taormina (ME) | Rapina Monte Paschi Siena di Niscemi del 16.02.2010 |
17 maggio 2010: personale della IV Sez. – Antidroga e contrasto al crimine diffuso – nel prosieguo delle attività di indagine, ha tratto in arresto in flagranza di reato:
poiché indagati in ordine al delitto di detenzione a fini di spaccio e trasporto di sostanze stupefacenti. I due, infatti, mentre si trovavano a bordo dell’autovettura, intestata all’ANFUSO e condotta dallo stesso, ma in uso al DI VENTI, venivano trovati in possesso di n. due panetti di hashish del perso complessivo di 191,06 grammi custoditi all’interno del cruscotto dell’auto, nonché circa 4,5 grammi di cocaina in pietra nella disponibilità del DI VENTI.
18 maggio 2010: a conclusione di articolata attività investigativa sfociata nell’operazione denominata “Game Over”, questa Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta, su richiesta di quella Procura della Repubblica – D.D.A., a carico dei sottonotati soggetti:
ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa.
L’operazione “Game Over” è da considerarsi quale ulteriore sviluppo delle precedenti denominate “Green Line” e “Old One”, a seguito delle quali, tra i mesi di giugno e luglio 2009, la Squadra Mobile di Enna ha tratto in arresto 22 persone per reati di mafia, estorsione ed altro, tra le quali il Capo Provinciale di “Cosa Nostra” Ennese, Salvatore SEMINARA, il suo braccio destro Tano DRAGO ed il referente per la famiglia di Enna Giancarlo AMARADIO. Gli odierni arrestati, infatti, appartengono alla medesima organizzazione mafiosa ed hanno operato in posizione subordinata o comunque di supporto rispetto a quella dei citati personaggi di sicuro spessore criminale e già colpiti da misura cautelare.
Le indagini svolte hanno accertato come gli interessi di “cosa nostra” ennese andassero dalla gestione degli appalti pubblici ad altre attività illecite, quali la gestione di bische clandestine.
09 giugno 2010: a conclusione di articolata attività investigativa questa Squadra Mobile unitamente all’U.P.G.S.P., segnalava alla locale Procura:
10 giugno 2010: personale di questa Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina ha tratto in arresto:
poiché colto nella flagranza del delitto di cui all’art.73 del D.P.R. 309/90, per avere coltivato, presso un fondo di sua proprietà e disponibilità n. 71 piante di marijuana, nonché detenuto grammi 18,70 di marijuana suddivisa in varie confezioni e numerosi semi della medesima pianta per un peso di grammi 57,50.
15 giugno 2010: Nella giornata di ieri, a seguito di articolate e complesse indagini, sono stati deferiti alla locale A.G.:
28 giugno 2010: personale della 4^ sezione in esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Caltanissetta, ha tratto in arresto:
29 giugno 2010: in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, ha tratto in arresto:
2 luglio 2010: personale di questa 2^ sezione, in esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Enna, ha tratto in arresto:
dovendo lo stesso espiare la pena residua di mesi 3 per i reati di cui agli artt. 385/1 e 385/3 C.P..(evasione).
23 luglio 2010: nelle prime ore della mattinata, a seguito di perquisizione, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato:
5 agosto 2010: questa Squadra Mobile in esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura Cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna, ha tratto in arresto:
poiché entrambi indagati in ordine al reato di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente di tipo hashish (art. 73 comma 1e comma 1 bis D.P.R. nr.309/90).
2 settembre 2010: questa Squadra Mobile unitamente al Commissariato di Piazza Armerina, ha eseguito l’ordinanza di applicazione di misura Cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna, a carico di:
3 settembre 2010: in esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura Cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna, personale della 4^ sezione “antidroga e contrasto al crimine diffuso” ha tratto in arresto:
poiché indagati in concorso tra loro in ordine ai reati di Rapina aggravata, porto abusivo di coltello di genere vietato ed estorsione aggravata ai danni di un anziano.
18 settembre 2010: Nel corso della notte, personale di questa Squadra Mobile supportato da personale dell’U.P.G.S.P., ha tratto in arresto il cittadino rumeno.
colto nella flagranza del reato di ricettazione di autovettura oggetto di furto perpetrato in Enna; lo stesso, veniva catturato dopo avere tamponato un’auto con a bordo due donne ed essersi dato alla fuga, è stato segnalato, altresì, in relazione ai reati di guida sotto l’influenza dell’alcool . e guida senza patente, per non averla mai conseguita.
27 settembre 2010: questa Squadra Mobile ha denunciato alla locale Procura della Repubblica:
27 settembre 2010: personale dipendente ha tratto in arresto:
7 ottobre 2010. lo scorso mese di ottobre personale della 2^ sezione della Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà N. T., classe 1974, libero professionista, poiché indagato per il reato di molestie in danno di minori, nonché per il reato di tentato sequestro di persona ai danni di due minori; fatti avvenuti in Enna, a partire dai primi del mese di ottobre 2010.
Era infatti la mattina del 7 ottobre 2010, quando un uomo, distintamente vestito e dell’apparente età di circa 40 anni, veniva notato nella piazzetta antistante l’ingresso di una scuola media del centro di Enna, aggirarsi tra gli alberi; questi al passaggio di alcuni alunni, richiamava la loro attenzione, dicendo che dovevano seguirlo, presentandosi come professore, poiché doveva accompagnarli in classe. La presenza di un vero docente dell’istituto che chiamava i ragazzi, invitandoli ad entrare a scuola, induceva lo sconosciuto ad allontanarsi. Acquisita tale segnalazione, gli investigatori della Squadra Mobile avviavano le indagini, accertando che alcuni alunni, in concomitanza dell’orario di entrata, notavano l’uomo stazionare davanti l’ingresso del plesso scolastico, richiamando i giovani con frasi del tipo: “sono il vostro nuovo professore, potete venire con me”. Lo sconosciuto, in altri due casi, aveva anche seguito due ragazze fino alle loro abitazioni, stazionando davanti la porta di casa e, addirittura, suonando ad una di esse, proprio in un momento in cui la giovane era rimasta sola a casa per alcuni momenti, essendosi la madre temporaneamente allontanata. Tali eventi avevano, ovviamente, generato un fortissimo timore oltre che nel corpo docente, soprattutto nei genitori degli alunni, determinando un massiccio incremento dei già predisposti servizi di vigilanza con pattuglie in borghese nei pressi dell’istituto. Determinanti, per la prosecuzione delle indagini, le numerose testimonianze acquisite degli investigatori, tutte concordi nei fatti, sino alla certa identificazione dell’uomo in N. T. classe 1974, libero professionista. In particolare, veniva accertato che l’individuo era ormai solito stazionare nei pressi della scuola non solo in occasione dell’inizio, ma anche al termine delle lezioni. L’episodio più preoccupante avveniva verso la seconda metà del mese di ottobre, allorquando N. T., presentandosi sempre come professore, richiamava l’attenzione di una alunna, la quale, dopo avergli fatto rilevare di non conoscerlo come docente, veniva afferrata per lo zaino che portava alle spalle e tirata verso il bruto, che però era costretto a desistere poiché altro ragazzo, che frequenta la medesima scuola, passava proprio davanti notando la scena. Analogo fatto accadeva poco dopo, quando altro giovane veniva fermato dallo sconosciuto che, tirandolo per il braccio, gli diceva una frase del tipo: “Sono il tuo nuovo professore di matematica, vieni qui che ti devo lasciare 10 problemi”. Il ragazzo sapendo che quel giorno non aveva lezioni di matematica, si svincolava dall’individuo, entrando poi immediatamente a scuola, informando dell’accaduto i professori.
Acquisiti tali importanti elementi, N. T. veniva deferito per i reati di molestie e tentato sequestro di persona ai danni di minori alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna.
9 ottobre 2010: questa Squadra Mobile ha tratto in arresto:
indagati, in stato di arresto nella flagranza del delitto di rapina aggravata in concorso e lesioni personali (artt.110, 628, 61 commi 1 e 5, 582 c.p.). I due, a seguito dell’attività investigativa svolta, sono stati ritenuti responsabili di numerosi scippi commessi ai danni di anziane donne in questo centro.
12 ottobre 2010: questa Squadra Mobile unitamente alla Squadra Mobile di Caltanissetta ha dato esecuzione a nr. 5 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Cataniaa carico dei seguenti sottonotati pluripregiudicati:
poiché ritenuti responsabili:
Con l’aggravante per tutti prevista dall’art. 7 L. 203/91 per aver commesso il delitto avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416-bis del codice penale, e cioè della loro appartenenza alla organizzazione di stampo mafioso denominata “cosa nostra”.
In Niscemi nella C/da Arcia in data 10 febbraio 1998
Con l’aggravante per tutti prevista dall’art. 7 L. 203/91 per aver commesso il delitto avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416-bis del codice penale, e cioè della loro appartenenza alla organizzazione di stampo mafioso denominata “cosa nostra”.
In Niscemi nella C/da Arcia in data 10 febbraio 1998
Con l’aggravante per tutti prevista dall’art. 7 L. 203/91 per aver commesso il delitto avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416-bis del codice penale, e cioè della loro appartenenza alla organizzazione di stampo mafioso denominata “cosa nostra”.
In Niscemi nella C/da Arcia in data 10 febbraio 1998
21 ottobre 2010: u.s., a seguito di preordinati servizi atti a contrastare la recrudescenza dei furti verificatisi nell’ultimo periodo, questa Squadra Mobile ha tratto in arresto il cittadino rumeno:
colto nella flagranza del reato di furto aggravato. Inoltre, il predetto OLARIU Bebe, nella medesima circostanza è stato segnalato alla locale A.G. in ordine ai reato di furto di tre autovetture.
22 ottobre 2010: questa Squadra, in ottemperanza all’Ordine di Esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Enna, ha tratto in arresto:
25 novembre 2010: a seguito di indagini, anche di natura tecnica, personale di questa Squadra Mobile – 4 ^sezione antidroga, ha tratto in arresto in flagranza di reato:
indagati in concorso per il delitto di acquisto trasporto e detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso complessivo di gr. 260, fatto accertato in territorio di Aidone, lungo la s.p. 40.
14 dicembre 2010, unitamente alle Squadre Mobili di Caltanissetta ed il Commissariato di P.S. di Leonforte, veniva tratto in arresto per concussione, PANZICA Giovanni, nato a Resuttano, classe 1972, funzionario del Distretto minerario di Caltanissetta.
Inoltre, nel corso dell’anno di riferimento, sono state deferite 121 persone per reati vari, sia associativi, relativi a fatti di criminalità organizzata (estorsioni danneggiamenti ed altro), che afferenti alla cd criminalità diffusa, quali furti, rapine ed incendi.
Particolare attenzione è stata, altresì, posta nelle indagini relative alla commissione di reati in danno di minori, quali violenze sessuali, molestie e tentati sequestri di persona, per i quali sono state deferite n. 3 persone.
A ciò si aggiungano innumerevoli denuncie in stato di libertà alle competenti AA.GG. a carico di soggetti ritenuti, a seguito di articolate indagini, distintamente responsabili di reati di mafia, in danno di minori, reati di violenza sessuale, contro il patrimonio, contro la persona ed altro.
Numerosi anche i controlli su strada finalizzati al contrasto al c.d. crimine diffuso che hanno portato alla identificazione di migliaia di persone e mezzi; in tale ambito si è addivenuti alla compiuta identificazione anche di numerosi “writers” responsabili di avere imbrattato diverse aree e palazzi cittadini, posti anche in zone ricadenti nel perimetro del centro storico.
Molteplici anche i cantieri e le cave sottoposti a controllo, avendo riscontrato anche attività estrattiva senza le dovute autorizzazioni dei competenti organi, con il deferimento in stato di libertà dei titolari, con la contestazione delle relative sanzioni amministrative e penali.
*****
D.I.G.O.S.
Ha curato con ogni scrupolo la verifica di ogni informazione utile a fini della tutela dell’ordine pubblico, mantenendo costanti i rapporti con enti, sindacati ed associazioni, al fine di rendere ancora più stabile il canale di intermediazione ed informativo con le istituzioni. Ampia la sfera d’azione che ha visto gli uomini della D.I.G.O.S. Impegnati su vari fronti, come di seguito specificato:
attivita’ di p.g.: nel corso del 2010 ha espletato varie indagini di iniziativa o delegate dall’A.G., particolarmente nel settore dei delitti contro la pubblica amministrazione, che hanno comportato complessivamente il deferimento di 42 persone. Tra le attività di maggior rilievo, vanno menzionate:
In data 19.2.2010, a conclusione di complesse attività investigative condotte d’iniziativa, questa DIGOS, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Ingresso facile”, traeva in arresto in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare:
tutti indagati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina tramite il “sistema” dei Nulla Osta al lavoro stagionali, ed il POTENTE, anche per traffico di sostanze stupefacenti.
In data 16.4.2010, in Piazza Armerina, al termine di articolate e complesse indagini svolte anche a mezzo di complessi accertamenti tecnici, la DIGOS, unitamente agli uomini del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina individuava e deferiva all’A.G. tre giovani ritenuti responsabili del danneggiamento dei parchimetri collocati in quel centro, costituitisi nel movimento connotato da elementi eversivi “Fronte dell’Avanguardia”. Tale movimento aveva rivendicato l’azione di danneggiamento posta in essere il precedente 11.12.2009 con cui erano stati presi di mira i parchimetri installati nelle pubbliche vie.
In data 17.6.2010, in Valguarnera Caropepe, nell’ambito di specifica attività delegata dall’A.G., questa DIGOS effettuava un servizio volto al contrasto del c.d. fenomeno dell’assenteismo, procedendo al controllo degli impiegati in servizio presso tale Ente locale. L’attività permetteva di riscontrare e segnalare all’A.G. la posizione di due dipendenti.
In data 22.7.2010, in Piazza Armerina, questa DIGOS effettuava una verifica del personale in servizio presso il “Museo Archeologico Regionale della Villa Romana del Casale”, ubicato in quel centro, al fine di accertare eventuali assenze arbitrarie. Le attività permettevano di segnalare all’A.G. la posizione di 2 funzionari.
In data 2.8.2010, in Villarosa, a conclusione di complesse indagini afferenti la materia dei reati contro la pubblica amministrazione, questa DIGOS deferiva all’A.G. nr. 3 imprenditori edili per falsità in merito ad una gara d’appalto indetta per la costruzione di 12 alloggi popolari.
In data 6.10.2010, in Enna, a seguito di mirati servizi di P.G. veniva deferito all’A.G., per truffa aggravata (assenteismo dal posto di lavoro), E. F., dipendente di un cantiere di servizio cittadino.
criminalita’ eversiva: continuano ad essere predisposti ed attuati opportuni servizi ed attività info/investigative, al fine di prevenire ogni atto terroristico o eversivo e comunque ogni fenomenologia del tipo.
–ordine pubblico: nel corso del periodo in esame la DIGOS ha costantemente seguito e monitorato le proteste inscenate da varie categorie lavorative, tra cui quelle degli operatori ecologici, dei dipendenti di Enti locali e di addetti ai cantieri di lavoro (ex reddito minimo di inserimento), per la salvaguardia dei livelli occupazionali, il sollecito pagamento delle spettanze arretrate o per la risoluzione di altre problematiche; anche grazie a tale incessante opera, l’ordine e la sicurezza pubblica nella provincia ennese ha mantenuto livelli ottimali, non verificandosi alcun nocumento all’ordine ed alla sicurezza pubblica.
In particolare, l’1.3.2010, in Enna, mentre era in corso una regolare manifestazione di protesta da parte di circa 200 operatori ecologici, in piazza Garibaldi, uno di loro, si cospargeva di liquido infiammabile minacciando di darsi fuoco nel caso in cui non fossero state accolte le prospettate richieste economiche dei dimostranti. Personale della Questura e dei Carabinieri, fra cui alcuni uomini della DIGOS, presente sul posto e prontamente intervenuto, impediva all’uomo di compiere l’insano gesto.
L’Ufficio, costantemente impegnato nella prevenzione e repressione delle condotte connotate da violenza antisportiva, ha altresì predisposto gli elementi informativi affinché ad alcuni incontri “a rischio” fosse inibita la cosiddetta trasferta in campo ospite, concorrendo con successo al mantenimento ottimale dell’ordine pubblico.
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UFFICIO PREVENZIONE GENERALE E SOCCORSO PUBBLICO
Ha costantemente effettuato servizi di prevenzione e controllo monitorando tutte le aree cittadine. In tale contesto sono state tratte in arresto diversi soggetti e denunciati altri, ponendo in essere innumerevoli interventi soccorso pubblico.
Tra le operazioni di maggior rilievo, si segnalano:
15 Gennaio 2010, Personale della Sezione Volanti, traeva in arresto BALSAMO Giuseppe, resosi responsabili del reato di evasione e rapina impropria.
24 Marzo 2010, Personale della Sezione Volanti operando congiuntamente alla Squadra Mobile traeva in arresto NEGRUT Aurel per il reato di tentato omicidio della moglie. In quella circostanza, grazie alla prontezza d’intervento ed alla professionalità degli operatori intervenuti, si riusciva a salvare sia la vittima che l’aggressore da morte certa, riuscendo contestualmente a raccogliere gli elementi utili a ricostruire immediatamente, e con esattezza la dinamica dell’evento, permettendo di assicurare il NEGRUT Aurel alla giustizia. Infatti, oltre alle incombenze di natura operativa e di polizia giudiziaria, il personale intervenuto ha prontamente coadiuvato il personale medico accorso sul luogo, assistendolo sia in occasione del soccorso alla vittima, sia, anche caricandosi la barella sulla quale giaceva l’autore del delitto e portandola dal luogo in cui si trovava fino all’ambulanza posta a circa 200 metri di distanza, risalendo un impervio pendio.
07 aprile 2010 – Personale della Sezione operando congiuntamente alla Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Augusta traeva in arresto, nr. 6 cittadini di nazionalità romena, colti nella flagranza di reato di furto aggravato di cavi di rame, per un peso complessivo di circa 1160 kg, ai danni di un opificio ricadente nell’Area di Sviluppo Industriale di Enna. L’attività in parola fu il frutto di una rapida ed emergente attività investigativa che si è sviluppata dalla serata del 5 aprile, per tutta la notte successiva. L’arresto dei 6 cittadini romeni che rubavano rame dalle aziende ha chiaramente avuto una ampia eco nell’opinione pubblica ed è stata esaltata dai mezzi di stampa – a livello nazionale – anche per via del fatto, che in questo centro, sempre con lo stesso modus operandi, erano stati perpetrati altri furti, che avevano destato notevole preoccupazione in esercenti ed imprenditori.
25 aprile 2010 – Personale della Sezione Volanti, operando congiuntamente alla Squadra Mobile traeva in arresto FOLISI Camillo, classe ’86, colto nella flagranza di reato di furto aggravato nella discarica di Cozzo Vuturo di una rilevante quantità di gasolio dai mezzi ivi parcati, in uso alla società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. L’arresto ha chiaramente avuto una ampia eco nell’opinione pubblica ed è stata esaltato dai mezzi di stampa anche per via del fatto, che in quella discarica, sempre con lo stesso modus operandi, erano stati perpetrati altri furti, che si perpetuavano da circa diciotto mesi, e che avevano destato notevole preoccupazione negli amministratori locali e nei responsabili della società Sicilia Ambiente, che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Sono state, inoltre, denunciate in stato di libertà nr. 30 soggetti ritenuti responsabili di vari reati, tra cui si segnala:
02 febbraio 2010, segnalato in stato di libertà alla locale A.G. M. M. P. per il reato di tentato furto aggravato;
10 Febbraio 2010, segnalati in stato di libertà alla locale A.G. C. A., per il reato di minacce gravi, lesioni, danneggiamento, uso di atto falso, furto di energia elettrica, violazione dell’art. 256 D.lg. 152/2006 realizzando una discarica non autorizzata destinata allo smaltimento di rifiuti pericolosi; C. L. e C. G. B., entrambi segnalati alla A.G. per il reato di furto di energia elettrica e violazione dell’art. 256 D.lg. 152/2006 realizzando una discarica non autorizzata destinata allo smaltimento di rifiuti pericolosi;
In data 28 febbraio 2010 segnalato in stato di libertà all’A.G., C. M., per il reato di cui art. 116 c.13 del C.D.S. guida di autovettura senza aver conseguito mai la patente di guida;
09 giugno 2010: a conclusione di articolata attività investigativa svolta unitamente alla Squadra Mobile segnalava alla locale Procura:
indagato in stato di libertà in ordine al reato di cui all’art.256, comma III° del decreto legislativo n.152 del 03.4.2006, per avere realizzato in contrada San Cataldo, agro del comune di Enna, all’interno di appezzamento di terreno confinante con la Regia Trazzera Licata – Calascibetta, una discarica abusiva costituita un’area lungo la quale sono stati abbandonati centinaia di copertoni usati, molti dei quali corredati dal cerchione metallico ed altri interrati a sostenimento della strada.
Nel settore della prevenzione sono stati implementati i controlli a persone sottoposte al regime della detenzione domiciliare e/o sottoposte a misure di prevenzione o comunque a misure restrittive della libertà personale (nr. 191). In tale ambito le volanti hanno effettuato nr. 1170 posti di controllo, controllando complessivamente nr. 6.150 persone e nr. 4.200 veicoli. Elevate complessivamente circa 550 contravvenzioni al c.d.s. e denunciato diverse persone per guida in stato di ebbrezza alcolica e per guida sotto gli effetti di sostanze stupefacenti.
Inoltre, in occasione del fine settimana sono stati intensificati i controlli, effettuando nr. 46 controlli straordinari del territorio, anche con l’utilizzo di strumentazione tecnica quale l’etilometro.
L’attività di controllo, inoltre, ha portato ad un netto calo dei reati contro il patrimonio, soprattutto dei furti in abitazione durante il periodo estivo.
L’articolazione dell’ufficio relazioni con il pubblico, ha svolto egregiamente il suo compito, ricevendo numerosissime denunce, querele, esposti, e fornendo altri servizi al cittadino, ed, in taluni casi, riguardanti soggetti impossibilitati a recarsi presso gli uffici della questura, ricevendo alcune denunce direttamente presso il domicilio dell’utente.
In seno al COT, è stato incardinato il nuovo progetto “Alloggiati Web”, che nel mese di aprile ha preso l’avvio della sua fase operativa. Attraverso questo nuovo servizio gli esercenti delle strutture ricettive della Provincia di Enna, possono adempiere all’onere di trasmettere le generalità delle persone ospitate, tramite l’invio di semplice posta elettronica, evitando l’aggravio di doversi recare direttamente in Questura o presso i Commissariati di P.S. della Provincia per consegnare le schedine con le generalità dei soggetti ospitati, o di dovere inviare le stesse con mezzi tradizionali come il fax. Ciò ha determinato per gli esercenti un risparmio di spese per la consegna o la trasmissione delle schedine, ed un contestuale abbattimento del consumo di materiale cartaceo.
Nell’ambito dei progetti di diffusione della legalità, la polizia di quartiere, articolazione dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, ha tenuto numerosissimi incontri nelle scuole dell’ennese, sia del centro che di Villarosa, Centuripe, Barrafranca, affrontando diverse tematiche, quali: bullismo – alcool e droga – violenza negli stadi – criminalità organizzata – costituzione italiana – educazione stradale. Con riguardo alla problematica della legalità, il poliziotto di quartiere ha partecipato ad appositi gruppi di lavoro che analizzano e studiano il disagio giovanile. Particolare interesse hanno suscitato gli incontri con in ragazzi partecipanti ai Grest estivi.
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DIVISIONE DI POLIZIA AMMINISTRATIVA E SOCIALE
Nell’ambito dell’attività di controllo, ha deferito all’autorità giudiziaria numerose persone resesi responsabili a vario titolo di violazioni ed inosservanze alle prescrizioni imposte da titoli di polizia, quali licenze ed autorizzazioni, fra cui:
Altresì, sono stati deferiti all’A.G. nr. 3 soggetti per aver avuto parte nella progettazione e nella materiale esecuzione di un’opera di controsoffittatura presso il locale liceo socio psico pedagogico, “Dante Alighieri”, poi crollata, per fortuna, senza causare vittime.
Inoltre, ha effettuato nr. 15 controlli amministrativi presso pubblici esercizi e contestato diverse violazioni amministrative. Innumerevoli i controlli per l’emersione del lavoro nero e presso le armerie.
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DIVISIONE POLIZIA ANTICRIMINE
Ha effettuato attività di controllo nei confronti di tutte quelle persone sottoposte sia a misure di prevenzione, misure di sicurezza, che ad altre misure limitative della libertà personale. Nel contesto di detta attività, sono state segnalate all’autorità Giudiziaria alcuni soggetti che si sono resi inadempienti alle prescrizioni imposte dalla misura della sorveglianza speciale di P.S.. Sono state proposte diverse sorveglianze speciali di P.S. e l’aggravamento di alcune sorveglianze già in atto. Erogati numerosissimi avvisi orali ed emessi diversi fogli di via obbligatori a carico di soggetti provenienti da altri centri, con pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio. Costanti i controlli a carico di soggetti sottoposti a misure coercitive, tra cui n. 57 a soggetti sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari ed alla pena alternativa della detenzione domiciliare, e nr. 19 alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
Importante e delicata l’attività svolta dall’Ufficio Minori, in seno alla divisione, che ha svolto attività di raccordo e collaborazione con i servizi sociali dei comuni della provincia di Enna, in particolar modo ha dato il suo apporto nei casi in cui minorenni in difficoltà presentavano delle problematiche tali da richiedere l’intervento del personale della polizia di stato oltre che di ausilio in casi di ricoveri presso appositi istituti di accoglienza, predisposti dal tribunale per i minorenni. L’ufficio in questione, inoltre, ha esercitato intensa attività di indagine e accertamento nei casi in cui lo stesso veniva delegato dal tribunale per i minorenni in ordine a disagi familiari e ambientali di minori o a richieste di adozione presentate dai cittadini.
Costante è l’aggiornamento della posizioni quei personaggi ritenuti contigui ad ambienti mafiosi nella provincia ennese, al fine di proporli per una delle misure di prevenzione, quindi sottoporli ad un maggior controllo per dare un freno alla pericolosità sociale e prevenire eventuali inquinamenti mafiosi nel settore imprenditoriale in genere, ed in particolare nel campo degli appalti e delle opere pubbliche. In tale contesto si inserisce la costante attività svolta dalla “Sezione Informativa Antimafia”.
Inoltre, giova segnalare il costante impegno profuso nei numerosi controlli disposti presso la Villa Imperiale di Piazza Armerina, per monitorarne l’esecuzione di lavori di restauro.
Merita altresì di essere segnalato il ruolo di regia per quanto riguarda l’espletamento dei controlli presso le cave della provincia svolti dalla Squadra Mobile, dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, e dai Commissariati di P.S. distaccati di Piazza Armerina, Leonforte e Nicosia.
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GABINETTO DI POLIZIA SCIENTIFICA
A supporto delle molteplici attività di polizia giudiziaria, quale fondamentale contributo allo svolgimento delle attività investigative, deve ricordarsi il prezioso apporto specialistico fornito dagli appartenenti al gabinetto di polizia scientifica, che con il loro instancabile lavoro di repertazione in sede di sopralluoghi sulle scene dei crimini, consentono la raccolta di prove e indizi per individuare gli autori dei reati.
Inoltre, in ogni Commissariato della Provincia è presente un posto di fotosegnalamento, che, attraverso il peculiare apporto specialistico investigativo, supporta, analogamente al Gabinetto provinciale, gli uffici territoriali.
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UFFICIO IMMIGRAZIONE
Impegnato in prima linea nei rapporti con i cittadini extracomunitari, ha curato il rilascio ed il rinnovo di centinaia di permessi di soggiorno, secondo la procedura per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico ponendo in essere la delicata attività di verifica e controllo dei requisiti, e procedendo, altresì, a numerose espulsioni dei soggetti non in regola con le norme per il soggiorno in territorio nazionale.
Attualmente, nella provincia erea, dimorano 923 soggetti extracomunitari in regola con le norme sul permesso di soggiorno. Al riguardo, l’attività dell’Ufficio Immigrazione ha consentito di:
Analogamente, è stato massimo l’impegno del settore espulsioni, con l’esecuzione di molteplici provvedimenti, soprattutto nei confronti di cittadini extracomunitari detenuti presso le case circondariali dislocate nella provincia. Nello specificano si registrano
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In provincia, è stata costante l’attività di prevenzione, controllo e repressione svolta dagli uffici distaccati di pubblica sicurezza.
COMMISSARIATO DI P.S. DI PIAZZA ARMERINA
Nel corso dell’anno in esame il commissariato di P.S. ha assicurato efficace attività di prevenzione attraverso articolati servizi di controllo sul territorio, effettuando ben 60 controlli straordinari del territorio – alcuni dei quali con la collaborazione dei Reparti Prevenzione Crimine – con ben 690 posti di controllo – che hanno consentito di identificare 4258 persone, controllare 4280 mezzi, elevare oltre 140 contravvenzioni al codice della strada ed effettuare centinaia di perquisizioni.
Inoltre, sono stati disimpegnati riservati e mirati servizi di contrasto dei fenomeni legati all’evoluzione della minaccia terroristica, controllando, in diversi luoghi di abituale ritrovo (bar, esercizi pubblici, piazze), nr. 58 cittadini extracomunitari, nonché procedendo a specifico controllo di nr. 16 internet point, oltre a phone center ed esercizi di money transfert.
Puntuale l’attività di controllo degli esercizi pubblici, con 78 esercizi controllati e ben 63 infrazioni contestate. L’attività è stata disimpegnata in numerosi esercizi pubblici del centro armerino e dei vicini centri di Barrafranca, Pietraperzia, Aidone e Valguarnera, tra cui, esercizi di somministrazione – quali bar, ristoranti – sale giochi, internet point, locali da ballo, strutture ricettive, gioiellerie, autosaloni.
Specifici controlli, implementati durante il periodo natalizio, si sono concentrati nelle armerie e negli esercizi di rivendita di artifizi pirotecnici e materie esplodenti.
Inoltre, nel corso dei numerosissimi servizi di controllo alle cave ed agli impianti ivi collocati, effettuati in collaborazione con l’ARPA ed il Distretto minerario di Caltanissetta, a seguito delle violazioni riscontrate, sono state denunciate nr. 4 persone, e sequestrati nr. 3 impianti di frantumazione ubicati in cave site in Piazza Armerina ed in altri comuni del circondario.
Nell’ambito dei predisposti servizi di prevenzione e repressione dei reati in genere, sono state eseguite nr. 157 tra perquisizioni personali, veicolari e locali, di iniziativa e/o su delega dell’A.G., di cui nr. 39 con esito positivo in relazione al rinvenimento di sostanze stupefacenti, armi, refurtiva e corpi di reato.
Sono stati deferiti all’A.G. nr. 205 persone per vari reati.
Complessivamente, in esecuzione di Ordinanze Custodiali (nr. 38) ed in flagranza di reato (nr. 20), sono state arrestate nr. 58 persone, responsabili di vari reati, tra i quali, estorsione, rapine, furti, coltivazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, resistenza e/o violenza a Pubblico Ufficiale ed altro.
Tra questi, si segnalano i seguenti fatti:
In data 14.01.2010, a seguito di laboriose indagini eseguite in collaborazione con la Squadra Mobile di Enna e quella di Milano, in quest’ultimo capoluogo sono stati posti in stato di fermo di indiziati di delitto
gravemente indiziati di essere gli autori di alcune rapine aggravate consumate, in concorso tra loro e con un altro malavitoso catanese, ai danni di diverse banche ubicate nella regione Lombardia;
In data 19.02.2010 provenienti dalla Francia e ricercati nell’ambito dell’operazione antimafia convenzionalmente denominata “San Martino”, condotta dal Comando Provinciale dei carabinieri di Enna, in esecuzione dell’Ordinanza della Custodia Cautelare in emessa dal G.I.P. c/o il Tribunale di Caltanissetta, sono stati arrestati:-
In data 30.03.2010, in collaborazione con la Squadra Mobile di Enna, in esecuzione dell’O.C.C.C. emessa dal G.I.P. c/o il Tribunale di Enna, sono stati arrestati:-
gravemente indiziati di aver preso parte, a diverso titolo, alle rapine aggravate consumate in data 24.07.2009 e 06.11.2009 ai danni della filiale del Monte dei Paschi di Siena di Piazza Armerina;
In data 16.4.2010, al termine di articolate e complesse indagini svolte anche a mezzo di complessi accertamenti tecnici, unitamente agli uomini della DIGOS, venivano individuati e deferiti all’A.G., tre giovani, ritenuti responsabili del danneggiamento dei parchimetri collocati in quel centro, costituitisi nel movimento connotato da elementi eversivi “Fronte dell’Avanguardia”. Tale movimento aveva rivendicato l’azione di danneggiamento posta in essere l’11.12.2009 con cui erano stati presi di mira i parchimetri installati nelle pubbliche vie.
In data 12.05.2010, nell’ambito di una complessa attività investigativa antirapine, condotta in
collaborazione con la Squadra Mobile di Enna, in esecuzione dell’O.C.C.C. emessa dal G.I.P.
presso il Tribunale di Caltagirone è stato tratto in arresto:-
gravemente indiziato di aver preso parte ad una rapina aggravata consumata in data 20.10.2009 ai danni di una filiale del Monte dei Paschi di Siena di Niscemi (CL), in concorso con altri.
In data 10.06.2010, in collaborazione con la Squadra Mobile di Enna, è stato arrestato un noto commerciante armerino, titolare di una gioielleria:-
colto nella flagranza del delitto di coltivazione di numerose piante di marijuana, nonché di detenzione di alcune decine di grammi della medesima sostanza stupefacente, pronta all’uso e suddivisa in confezioni;
In data 17.06.2010, sono stati arrestati nella flagranza del reato di tentata estorsione e tentata truffa:
rispettivamente ai danni di alcuni titolari di attività commerciali e di un corriere di una ditta di spedizioni;
In data 23.07.2010, in collaborazione con la Squadra Mobile di Enna ed il Comando Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, sono stati arrestati nella flagranza dei delitti di detenzione illegale di due pistole e numerose munizioni:-
In data 26.07.2010 è stato arrestato nella flagranza del delitto di lesioni gravissime personali, minacce gravi e maltrattamenti in famiglia, in pregiudizio della convivente, il pregiudicato:-
In data 02.08.2010 è stato arrestato nella flagranza del delitto di estorsione continuata ai danni di un pensionato locale, il pregiudicato:-
In data 14.09.2010, nell’ambito dell’incessante attività di contrasto al fenomeno delittuoso inerente il traffico illecito di sostanze stupefacenti, particolare rilevanza ha assunto l’operazione di P.G. che ha portato all’arresto di:-
-colti, in questa contrada San Marco, in concorso tra loro e con le indagate in stato di libertà di seguito indicate:-
nella flagranza del delitto di cui all’art.73 del D.P.R. 309/90, per avere coltivato e prodotto presso un fondo nella disponibilità dei medesimi, all’interno di una serra appositamente attrezzata, numerose piante di marijuana, nonché detenuto kg.7,500 circa di marijuana pronta all’uso ed altro.
Inoltre, al fine di favorire la diffusione della cultura della legalità, sono stati predisposti numerosi incontri con gli studenti delle scuole sia del centro che delle vicine Barrafranca ed Aidone, alcuni dei quali rivolti ai loro genitori.
A ciò si aggiunge che il personale del Commissariato armerino ha partecipato a numerosissimi convegni e conferenze, sul tema della polizia di prossimità e sulla legalità in generale, collaborando, altresì, con diverse strutture ed enti che si occupano della tutela di donne e minori, nonché dando il suo apporto a dei progetti sulla tutela dei minori e delle fasce deboli che coinvolgono alcuni comuni del comprensorio ed altri enti.
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COMMISSARIATO DI P.S. DI NICOSIA
Nel corso dell’anno in esame il commissariato di P.S. ha assicurato un’efficace attività di prevenzione attraverso articolati servizi di controllo sul territorio, effettuando 1098 posti di controllo – che hanno consentito di identificare 6294 persone, controllare 3885 mezzi, elevare oltre 222 contravvenzioni al codice della strada ed effettuare numerose perquisizioni. Inoltre sono stati effettuati 143 controlli a soggetti sottoposti a misure cautelari e/o di prevenzione
Tra i fatti di maggiore rilevanza si segnalano:
In data 28.04.2010 a seguito di indagini svolte in merito all’utilizzo di timbri contraffatti posti su bollettini di conto corrente postale per il pagamento di utenze, veniva denunciata in stato di libertà alla locale A.G., tale P. V.;
In data 21.05.2010 a seguito d’indagine svolte in merito alla denuncia di furto avvenuto all’interno di un cappella votiva sita in questa C.da S. Agrippina, veniva recuperata la refurtiva e nell’occorso veniva denunciata in stato di libertà alla locale A.G., una donna, tale B. A.;
In data 17.7.2010, veniva denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Enna per il reato di truffa ai danni dello Stato, tale C. P. A., quale presunto autore di timbri postali falsi. Nell’occorso si accertava che il soggetto aveva contraffatto la ricevuta per il pagamento del suo porto di fucile.-
In data 7.8.2010, venivano denunciati in stato di libertà alla locale A.G. per il reato di spendita di monete false F. G., e F. N.. Nel corso dell’operazione venivano sequestrate nr. 13 banconote da euro 100,00 ritenute false, la somma di euro 600,00 circa e diversi beni di consumo, ritenuti il ricavo della spendita delle monete;
In data 24 agosto 2010, venivano arrestati per i reati di resistenza, lesioni e oltraggio a P.U..
In data 27.8.2010, venivano denunciati in stato di libertà alla locale A.G. per il reato di truffa: C- P. A., e D. F. S.. I denunciati, in precedenza, avevano truffato due soggetti di questo centro, effettuando loro il pagamento per il rinnovo del porto d’armi con bollettini risultati contraffatti.-
In data 25 settembre 2010, venivano arrestati per i reati di resistenza, lesioni e oltraggio a P.U.:
Diverse le attività di prossimità che hanno visto il dirigente dell’ufficio, coadiuvato da personale dipendente, impegnato in vari istituti scolastici nonché in strutture comunali sui temi della legalità e prevenzione dei fenomeni dell’alcolismo e delle tossicodipendenze.
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COMMISSARIATO DI P.S. DI LEONFORTE
Nel corso dell’anno in esame il commissariato di P.S. di Leonforte ha assicurato un’efficace attività di prevenzione, attraverso il disimpegno di articolati servizi di controllo sul territorio, effettuando ben 669 posti di controllo, che hanno consentito di identificare 2359 persone, controllare 1657 mezzi, elevare oltre 173 contravvenzioni al codice della strada ed effettuare 68 perquisizioni. Inoltre, sono stati effettuati 571 controlli a persone sottoposte agli arresti domiciliari ed 847controlli a persone sottoposte alla misura della sorveglianza speciale.
Tra i fatti di maggiore rilevanza si segnalano:
In data 02/03/2010, veniva tratto su ordine dell’A.G., per espiazione pena residua, MONZÙ Rosario, nato a Leonforte, classe 1978;
In data 04/03/2010, veniva tratto in arresto su ordine dell’A.G., GIUNTA Antonio, classe 1976;
In data 23/06/2010, veniva tratto in arresto in flagranza di reato, per spaccio di sostanze stupefacenti, PANTÒ Davide, nato a Leonforte, classe 1990;
In data 15/07/2010, veniva tratto in arresto, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti CREMONA Angelo, nato ad Enna, classe 1977;
In data 22/07/2010, veniva tratto in arresto, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, GRASSO Biagio Salvatore, nato a Catania, classe 1985;
In data 23/07/2010, veniva tratto in arresto, per lesioni aggravate, MONZÙ Domenico, nato a Leonforte, classe 1972;
In data 17/08/2010, veniva tratto in arresto, per minacce gravi, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, FIORENZA Salvatore, nato a Leonforte, classe 1966;
In data 19/08/2010, venivano tratti in arresto, per oltraggio, violenza privata e danneggiamento,
In data 28/08/2010, veniva tratto in arresto, per lesioni personali dolose aggravate e porto ingiustificato di coltello, FIORENZA Saimon, nato a Enna, classe 1984,;
In data 09/11/2010, veniva tratto in arresto per detenzione armi e sostanza stupefacente, COSTANZO Adolfo Costante, classe 1948;
In data 13/11/2010, veniva tratto in arresto, per detenzione illegale di sostanza stupefacente,
In data 14/12/2010, unitamente alle Squadre Mobili di Enna e Caltanissetta, veniva tratto in arresto per concussione, PANZICA Giovanni, nato a Resuttano, classe 1972, funzionario del Distretto minerario di Caltanissetta..
Inoltre, nel corso del corrente anno, nell’ambito dell’attività di prossimità, per la diffusione della cultura della legalità, personale dipendente, ha partecipato ad incontri organizzati dalla Scuola Elementare “G. Marconi” di Agira, dalla Scuola Elementare “Branciforti” e dal Liceo Scientifico “E. Medi”, illustrando agli studenti le funzioni dell’istituzione Polizia di Stato, i rapporti della stessa con la cittadinanza ed i valori di una società democratica e moderna, affinché la cultura della “legalità” possa divenire un principio morale ed etico di ogni cittadino, come riferimento di base della nostra Carta Costituzionale e finalizzate alla diffusione della cultura della legalità, favorendo la conoscenza delle funzioni della Polizia di Stato, delineandone i rapporti della stessa con la cittadinanza, in seno ad una società democratica e moderna. Nel corso di detti incontri, particolare attenzione è stata rivolta alla problematica del “bullismo”.
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Particolare menzione meritano gli innumerevoli servizi ordinari e straordinari di controllo del territorio, fortemente voluti dal Sig. Questore dr. Salvatore PATANE’, disimpegnati in ambito extraurbano, che hanno consentito di sottoporre a controllo oltre 23.000 soggetti, e più di 13.000 vetture. Tali controlli, svolti anche con il supporto dei reparti prevenzione crimine di Catania e Palermo, hanno visto impegnate in prima linea le pattuglie della squadra mobile, dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, dei commissariati distaccati, con numerosissime contestazioni amministrative e denunce all’A.G., al fine di riaffermare la cultura della legalità e l’osservanza delle norme del codice della strada, oltre che della civile convivenza, oltre a poter dare segno di visibilità e presenza della polizia di stato su tutto il territorio provinciale. Particolare menzione meritano i servizi straordinari predisposti durante il periodo estivo nei territori rurali e finalizzati alla prevenzione della cd “criminalità rurale”, che hanno determinato, anche quest’anno, un calo degli incendi boschivi.
IL RESPONSABILE UFFICIO STAMPA
Commissario Capo della P.S.
Dott. Gabriele PRESTI