Enna, “papocchio politico” su Multiservizi a Consiglio provinciale

Enna. Atmosfera surriscaldata in consiglio provinciale, riunitosi mercoledì sera, dove si doveva decidere l’uscita della Provincia dalla società Multiservizi, che alla Provincia costa 3 milioni e 500 euro l’anno, somma diventata impossibile da reperire in questi momenti di grande difficoltà. D’altra parte la relazione dell’ingegnere Giuseppe Colajanni è stata precisa e lucida e le conclusioni precise perché è stato detto a chiare lettere che le condizioni economiche della Provincia non consentono il proseguimento di partecipazione alla società. Proprio la Multiservizi ha dimostrato il caos politico che si sta registrando all’interno del consiglio provinciale. La mozione presentata dai consiglieri Buscemi e Bannò, consiglieri Pd, per l’uscita della società ha visto il disinteresse degli altri colleghi, e votata, invece, da MpA,Udc e Sutera del gruppo federato, mentre il PdL si è astenuto. La mozione presentata dal PdL di rimanere all’interno della società, nonostante la relazione dell’ingegnere Colajanni, non avrebbe dovuto essere discussa, ed invece il presidente del consiglio, Massimo Greco, l’ha portata in votazione e qui si stava arrivando addirittura all’accoppiata PD-PdL, poi c’è stato il rinsavimento del capogruppo del PdL, Francesco Spedale, che ha evitato una “papocchio politico” di grosse proporzioni. Il presidente Monaco ha comunicato che gradualmente si preparerà l’uscita dalla società e sino a giugno-luglio saranno impegnati un milione e 750 mila euro. Proprio nelle battute finali c’è stata la protesta degli operai presenti e sono dovute intervenire le forze dell’ordine per evitare che si arrivasse allo scontro fisico. E’ stato detto che la delibera non era legittima perché i voti erano 10 e dovevano essere 11, invece così non è perché gli astenuti contano come voti regolari. Il consiglio provinciale ha proseguito i lavori ieri mattina trattando la partecipazione all’Apea da parte della Provincia, ma di questo se ne parlerà dopo l’Epifania.