Sperlinga. Consiglieri comunali: “Sveglia! Sig. Sindaco”

Sperlinga. I Consiglieri Comunali di minoranza, del più piccolo comune della provincia di Enna, che era considerato sino a qualche anno addietro tra i cento borghi più belli d’Italia, Michele Lo Bianco, Giovanni Li Calzi, Felice Castello, Filippo Castello e Luca Costantino, hanno inviato una lettera aperta al Sindaco di Sperlinga sul tema del degrado ambientale, che imperversa nella piccola cittadina.
Questo il contenuto del testo:

 
“C’è chi dice si tratti di torpore.
Altri pensano che è semplice sonnolenza.
Alcuni non escludono ipotesi più sofisticate di ottundimento della vigilanza e pensano ad una specie di stato crepuscolare politico.
I più credono che sia sonno. Profondo e pesante, ma sonno.
Tutti concordano nel ritenere che siamo, in ogni caso, di fronte ad una grave forma di patologia politica caratterizzata da un cronico abbassamento della soglia di attenzione.
Ma il sonno, quale fenomeno periodico di riposo delle funzioni psicofisiche, ha una importanza fondamentale sotto il profilo biologico perché consente il ristoro dell’organismo umano.
Pertanto, non intendiamo insidiare il benessere del Sindaco rubando ore al suo sonno.
Tuttavia, ci chiediamo e chiediamo.
Sig. Sindaco, con tutto il rispetto dovuto al suo sonno, Lei ritiene di avere il diritto -come Sindaco – di dormire fino a questo punto?!
Fino al punto di non percepire la grande tristezza di un paese che volge al tramonto in tutti i campi?!
Fino al punto di non “vedere” nemmeno le cose più semplici ed elementari, che anche i bimbi vedrebbero?!
E, solo per fermarci alle cose di valore simbolico, come ha fatto per anni a non “accorgersi” della mappa turistica di Piazza Marconi di cui tutti gli Sperlinghesi (eccetto Lei) avranno provato vergogna di fronte a turisti e visitatori?!

E, dopo che qualche mano pietosa ha patriotticamente provveduto a strappare quel cencio ammuffito e vinto dal tempo, come fa Sig. Sindaco a non vedere che nella famosa bacheca dell’orientamento turistico sono rimasti solo superstiti brandelli di misera carta che campeggiano sovrani nel vuoto?! Un vuoto che rappresenta la metafora più efficace di un paese in dismissione quale Sperlinga oggi sembra essere.

Si immaginava che l’esclusione di Sperlinga dai Cento Borghi più belli d’Italia, a causa della incuria e del degrado in cui è abbandonato il paese, avrebbe fatto mettere giudizio. Ma non è stato così. Come eloquentemente testimonia questo caso che è emblematico, perché segnala la drammatica incapacità di questa Amministrazione di affrontare – oltre ai grandi – anche i piccoli problemi. Come, per l’appunto, l’acquisto di una nuova mappa che può importare – al più – una spesa di cinquanta euro.
Spesa che, a questo punto, intendiamo affrontare (anche personalmente ed in via “sostitutiva”) al fine di riempire quel vuoto desolato e desolante lasciato irresponsabilmente nella bacheca di Piazza Marconi, come poster di vergogna per l’intero paese”.

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