Università: Consensi per la Kore

L’inaugurazione dell’anno accademico, il sesto per l’Università Kore, ha suscitato favorevoli consensi in tutto il mondo accademico perché, oltre alla consegna della laurea honoris causa al Patriarca di Gerusalemme, Fouad Twal, ha messo in risalto alcuni problemi di fondo che riguardano le Università, specie quelle meridionali, che hanno bisogno di politiche di sviluppo lungimiranti, a cominciare di una “Riforma Gelmini” che sicuramente merita attenzioni particolari, ma anche modifiche sostanziali se si vuole veramente effettuare una vera riforma; una riforma come quella universitaria è “impegnativa , ha bisogno di consenso , soprattutto tra gli addetti ai lavori; va sostenuta attraverso comportamenti responsabili, accogliendo con spirito positivo le innovazioni da essa introdotto, ma anche procedendo sulla strada di autoriforme necessarie e di sperimentazioni oggi possibili. I veri riformisti sanno che non basta cambiare le regole per cambiare le azioni; l’Università ha bisogno di essere migliorata, ma anche di migliorarsi”.

La presenza di ben 30 rettori tra Università italiane e straniere è sicuramente un record nazionale, oltre ad evidenziare che l’Università Kore da sempre ha aperto colloqui di collaborazione con tutte le università, ha sviluppato una “politica della internazionalizzazione” che è stata apprezzata da tutti, specie dai paesi che si affacciano al Mediterraneo. “Una politica così vivace delle relazioni esterne – ha dichiarato il rettore Salvo Andò nel suo discorso – è stata facilitata dai molti docenti strutturati ad Enna che vengono da diverse importanti università e da docenti di grande prestigio scientifico che hanno deciso di trasferirsi ad Enna. Si deve a loro la riuscita di molti corsi di dottorato dei Masters che sono stati organizzati sin dal secondo anno di attività della Kore”. E’ stato anche evidenziato con un pizzico id orgoglio che “molte delle innovazioni che sono contenute nella Riforma costituiscono conquiste ormai consolidate”. Il presidente della Kore Cataldo Salerno, oltre ad evidenziare che la Kore è un cantiere aperto, ma vivo , pronto a recepire le esigenze culturali di docenti ed allievi, ha voluto togliersi qualche sassolino a proposito di quel “quarto polo siciliano statale”, che era stato sollecitato da tante parti politiche e che aveva come obiettivo quello di sminuire l’importanza della Kore. Oggi di quarto polo statale non si parla più, mentre l’Univeristà Kore con i suoi quasi 9 mila studenti continua a vivere in maniera eccellente, nonostante non abbia i finanziamenti dello Stato, continua a mantenere la sua crescita culturale e didattica, dimostrando di essere nelle condizioni di proseguire, in maniera brillante, il suo cammino e di essere, senza tema di dubbi, il quarto polo universitario della Sicilia.