Aidone. Appello al presidente Lombardo per il ripristino di tutta la SS 288

Aidone. Questa volta Renzo Evola, aidonese abitante a Catania dove presiede da anni l’associazione di aidonesi  “Herbita” (il nome del sodalizio richiama l’antica denominazione della cittadella archeologica identificata come Morgantina negli anni cinquanta), ha promesso di tappezzare il paese con la copia della sua lettera aperta a Raffaele Lombardo, a cui rivolgendosi in modo molto confidenziale chiede il ripristino della statale 288 all’altezza della Diga Don Sturzo:

“Carissimo Raffaele, prima del rientro della Venere, occorre urgentemente ripristinare la transitabilità sulla Deviazione SS.288 di km 7 – tratto alle porte di Raddusa. La Provincia Regionale di Catania, nel rispetto della Tua Ordinanza N°11 del 14/02/2005 ha provveduto a chiuderla da tempo AL TRANSITO stabilendo che la galleria sussistente nel tratto è pericolosa (tesi molto esagerata – altri tecnici sono di parere contrario). Occorre quindi urgentemente:

1) La Provincia e/o Regione intervenire per dare una sistemazione e riparazione di massima alla galleria, eliminando i pericoli citati.

2) Eseguire dei lavori di ripristino del manto stradale eliminando le varie frane esistenti. […]  Testo del presente invito viene affisso, tramite manifesto murale, in ogni angolo di Aidone. Fammi avere dei riscontri e risposte …”.

Evola non è nuovo a questi appelli, la settimana scorsa aveva sollecitato con un messaggio scritto i politici invitati al convegno organizzato dal PD ad Aidone (Galvagno,Termine, Crisafulli, Leanza e lo stesso Sgarbi) richiamandoli a prendersi cura con urgenza del ripristino del tratto citato della 288, della sistemazione del resto della 288 e del ripristino della famigerata Provinciale 4, tra Piazza Armerina e Valguarnera. In quella occasione, altri sono stati gli argomenti cogenti per cui il suo appello è rimasto del tutto inascoltato. 

Poco tempo fa lo stesso Lombardo aveva riconosciuto l’importanza della SS 288, la più breve per raggiungere Morgantina dall’aeroporto di Catania (poco più di 70 km contro i quasi cento del percorso autostradale) auspicando che proprio su quella strada si concentrassero i lavori. Una strada molto sfortunata questa. Da quando (primi anni 70), proprio in quel tratto, la vecchia statale fu sommersa dal lago Ogliastro, formatosi con la costruzione della diga Don Sturzo, non si è creata una strada alternativa. Quella che attraversa Raddusa (la SP 114), che avrebbe dovuto essere la deviazione provvisoria, è divenuta la definitiva; la strada consortile (la diga fa parte del Consorzio di Bonifica di Calatagirone), che era in effetti la strada di servizio alla diga durante la sua costruzione, fu aperta poco dopo ma da allora sono bastati sempre pochi giorni di pioggia per renderla intransitabile: la galleria ostruita dalle frane, interi tratti cedevoli in cui si formano con vere e proprie voragini. In ogni caso la strada non è mai stata collaudata né aperta ufficialmente. Al tutto si aggiunge il fatto che è posta al confine tra le province di Catania e di Enna e mentre la Provincia di Catania vi ha operato degli interventi, che hanno reso agibile il tratto dalla diga all’innesto con la 288 in direzione Catania, ma ha ormai abbandonato la galleria, la Provincia di Enna è stata del tutto latitante, dalla diga in direzione di Aidone la strada ha ricevuto solo qualche piccolo intervento mai risolutivo: risultato, ormai dal 2005 è definitivamente chiusa la traffico. Inoltre, non s’è mai capito se l’Anas abbia acquisito la strada come propria (su Google Maps è quella la 288!), perché altrimenti persiste il paradosso di una strada che si interrompe e dopo poco più di dieci km riprende, dopo una tratto fantasma!

Non si vogliono creare allarmismi, perché, nonostante tutto, le strade che conducono in Aidone subiscono qualche allungamento ma sono in condizioni più accettabili rispetto ad altre strade della nostra provincia. Quello che è certo è che la 288 nel suo insieme è una strada che da tanto tempo non vede lavori di maunutenzione e se ne vedono le conseguenze!  Dopo l’incontro che l’amministrazione aidonese ha avuto con i dirigenti dell’Anas era sembrato che la questione si stesse in qualche modo risolvendo, ci auguriamo tutti che questo avvenga il più presto possibile!

Franca Ciantia