Sindaco Gagliano replica a diffida ordinanza rifiuti. Opposizione Consiglio chiede ritiro

Gagliano Castelferrato. Il sindaco Salvatore Prinzi replica ad ogni accusa di illegittimità dell’ordinanza n.110 del 23 dicembre scorso, con la quale si affidava il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per ragioni emergenziali, alla ditta Ecolandia di Catania, sottraendosi dunque al servizio di Siciliambiente, almeno fino al 26 aprile prossimo. Il sindaco risponde inoltre al dirigente generale del Dipartimento rifiuti, Vincenzo Emanuele, e al delegato emergenza rifiuti, Domenico Michelon, riguardo alla diffida con la quale “si invita e diffida il sindaco del comune di Gagliano a revocare l’ordinanza”. Nella lettera si legge inoltre che “l’ordinanza sindacale è da ritenersi giustificabile relativamente al periodo natalizio, ma non può ritenersi legittimamente adottata nel restante periodo”.
A tale invito Prinzi replica con queste parole: “Il sindaco revocherà l’ordinanza solo quando l’Ato assicurerà il normale svolgimento del servizio nel comune di Gagliano ai costi legittimamente approvati dal consiglio comunale, in quanto l’emergenza venutasi a creare, non soltanto nel comune di Gagliano, è dovuta alla differenza tra il costo del servizio effettuato fino ad oggi da Siciliambiente, che ammonta a ventisei milioni di euro rispetto al costo legittimamente approvato dai consigli comunali, che ammonta a diciannove milioni di euro. Il 26 luglio 2010, all’unanimità, l’assemblea dei sindaci dell’Ato approvava un deliberato, con il quale affidava il servizio a Siciliambiente ai costi approvati dai consigli comunali e il sottoscritto, nell’assemblea del 27 dicembre 2010, ad ordinanza vigente faceva mettere a verbale che, qualora l’assemblea avesse deliberato nuovamente i costi dei consigli comunali, l’ordinanza del comune di Gagliano non avrebbe avuto più senso e sarebbe stata revocata”.
L’altro ieri il sindaco Prinzi è stato ricevuto dal commissario Michelon e dall’avvocato Morvillo, ai quali ha manifestato l’assoluta infondatezza dei presupposti della diffida, in quanto – continua Prinzi – «l’art.14 della legge 9/2010, richiamata nella diffida, parla di commissariamento nelle sole funzioni societarie, “previa diffida di almeno novanta giorni ai sindaci e presidente della provincia che sono inadempienti negli atti costitutivi della nuova società SRR. Il comune di Gagliano non ha assoluta intenzione di non aderire alla nuova società, anzi la decorrenza dell’ordinanza al 26 aprile era giustificata dal fatto che a quella data deve iniziare a funzionare la nuova società. Ribadendo di essere pronto a revocare l’ordinanza prima del termine, qualora la società presentasse un piano finanziario equivalente a quello approvato dal consiglio comunale, invito gli altri sindaci a non lasciarsi intimidire da questi atti di diffida e proteggere i propri comuni dall’assalto al bilancio che vorrebbero quanti vogliono mantenere a tutti i costi questo apparato elefantiaco dell’Ato. Riguardo alla legittimità dell’ordinanza, ricordo infine che questa può essere impugnata al Tribunale Amministrativo Regionale”».

Convocato giovedì scorso il consiglio comunale in seduta straordinaria, su richiesta dei consiglieri di minoranza, per discutere della problematica relativa ai rifiuti solidi urbani che, da quasi un mese, coinvolge direttamente il comune di Gagliano. La proposta avanzata dai consiglieri di minoranza è quella di procedere di concerto con gli altri comuni della provincia, cercando una comune soluzione al problema. Essi giudicano pertanto avventata l’azione del sindaco Prinzi, nell’aver emanato, senza l’avallo degli altri comuni, l’ordinanza n.110 del 23 dicembre 2010. Gli stessi hanno invitato dunque il sindaco a ritirare l’ordinanza con la quale il comune di Gagliano si tira fuori dalla società Sicilia Ambiente e affida il servizio di raccolta dei rifiuti alla società Ecolandia di Catania. “Siamo preoccupati per il paventato rischio di commissariamento e ciò che ci preme maggiormente – afferma il consigliere Giuseppe Ruscillo – è la salvaguardia dei cinque posti di lavoro dei dipendenti licenziati e la garanzia del servizio”.
Dal canto suo il sindaco si appella agli articoli di legge che rendono legittima l’ordinanza e afferma che “a Gagliano Sicilia Ambiente ha 1 milione 600 mila euro di debiti e in questo momento l’ordinanza è l’unica cosa legittima, visto che, per esempio, il servizio di Sicilia Ambiente per legge doveva essere sospeso il 31 dicembre scorso”. Poi aggiunge: “Il problema sta nel divario tra il costo del servizio e le somme approvate dai consigli comunali. Il problema deve essere risolto dai politici che hanno creato questo carrozzone. Solo il Tar può fare revocare questa ordinanza, del tutto legittima”.
Intanto Prinzi ha inviato al commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Sicilia e al presidente del collegio dei liquidatori dell’Ato Enna Euno la sua lettera di risposta alla diffida che prevede la possibilità di commissariamento solamente nelle funzioni societarie, con la quale chiede l’impegno formale della società Enna Euno di assicurare il servizio nel comune di Gagliano a partire dal 1 febbraio 2011, assicurando ottimali livelli di igiene del territorio, con costi approvati legittimamente dal consiglio comunale. In tal caso il sindaco si impegnerebbe a mantenere l’ordinanza vigente fino alla data del 31 gennaio 2011, stante la situazione transitoria di passaggio da Sicilia Ambiente all’Ato. Ribadisce invece di mantenere l’ordinanza fino alla scadenza stabilita, qualora non fossero garantite le dovute garanzie sul costo e sulla qualità del servizio, in quanto vigenti i presupposti previsti dall’articolo 191 del D.L. 152/2006.

Valentina La Ferrera