

Enna. Una riunione, quella dei tre consigli provinciali di Enna, Agrigento e Caltanissetta, avvenuta ieri mattina, nell’aula magna del Liceo Linguistico “Lincoln” ad Enna bassa, che ha avuto un denominatore comune: bonifica immediata e possibilità di ripresa dell’attività estrattiva tenuto conto che la miniera ha ancora materiale estrattivo per più di trenta anni. Presenti per l’occasione i tre presidenti dei consigli provinciali Massimo Greco, Raimondo Buscemi e Michele Macaluso, i deputati regionali ennesi Edoardo Leanza e Paolo Colianni, Salvino Caputo, presidente della terza commissione alle attività produttive dell’Ars, il presidente della Provincia ennese, Pippo Monaco. La riunione è arrivata il giorno dopo l’incontro tra Salvino Caputo, accompagnato da Edoardo Leanza, e il dottor Morgante, titolare dell’Italkali, che in passato ha gestito la miniera di Pasquasia, il quale si è detto pronto, qualora la Regione Siciliana fosse disponibile, non solo a bonificare la miniera, eliminando amianto ed olio dielettrico, ma anche a riprendere l’attività estrattiva della miniera, che, come ha evidenziato Giuseppe Regalbuto, presidente della commissione provinciale, possiede quel magnesio che è elemento appetibile all’industria aeronautica. La riunione, presieduta da Massimo Greco, si è aperta con la visione di un filmato sullo stato attuale del sito minerario, immagini impressionati che hanno dato l’esatta misura del grado di inquinamento in cui versa il sito. Tanti gli interventi, il più importante dei quali è stato quello di Salvino Caputo, il quale ha comunicato che martedì prossimo ci sarà un’altra riunione della commissione regionale attività produttive e ci sarà la presenza dell’assessore regionale Marino con la speranza di discutere in termini concreti sulla bonifica immediata del sito e, quindi, a discutere sulla ripresa dell’attività estrattiva che potrebbe portare per le tre province tanti posti di lavoro. Buscemi e Macaluso hanno anche sottolineato, che l’inquinamento tocca anche le loro province e che la ripresa delle attività estrattive deve coinvolgere anche gli altri siti minerari che si trovano nelle due province, chiamando in causa il presidente Lombardo che deve dire con chiarezza cosa fare di Pasquasia. I tre consigli provinciali, a chiusura dei lavori, hanno votato all’unanimità un ordine del giorno che “impegna i Ministri dell’Ambiente, delle Attività Produttive, il Presidente della Regione, l’assessore regionale al Territorio ed Ambiente ad adottare, per quanto di competenza, tutti i provvedimenti opportuni per la immediata, non più procrastinabile, bonifica del sito; ad attivarsi per la riapertura della coltivazione della miniera, e, comunque, intraprendere ogni iniziativa per la valorizzazione del sito sotto l’aspetto turistico o individuare possibilità di utilizzo della miniera come studio o ricerca”. Martedì ci sarà un’altra puntata sulla “vicenda Pasquasia”, sperando che si possa arrivare ad una soluzione condivisa perché di interventi sul sito minerario c’è tanto bisogno e subito.