“Lasciando le certezze agli altri intendiamo – specifica Lo Bianco – pertanto, tenerci a debita distanza sia da quanti lanciano messaggi allarmistici, sia da quanti lanciano messaggi anti-allarmistici. Forse con eguale e contrapposta leggerezza. Perchè se è giusto chiedere ai lanciatori di messaggi allarmistici su quali basi scientifiche essi fondano la loro inquieta preoccupazione, è altrettanto giusto chiedere agli autori delle affermazioni anti-allarmistiche su quali fondamenti scientifici riposa la loro serafica tranquillità”.
Il rappresentante di IDV, con tutto il rispetto dovuto, dissente anche da quanti – come il Presidente Monaco – predicano saggiamente calma lanciando implicitamente messaggi rassicuranti, affermando: “perché, anche su chi sostiene che gli allarmismi vanno evitati, incombe l’onere della prova. Viceversa il messaggio che, oggettivamente viene recepito come tranquillizzante in quanto promanante da una fonte istituzionale autorevole come la Presidenza della Provincia, apparirà un pògratuito perché sguarnito dal necessario supporto documentale. E, conseguentemente, relazionabile forse solo con un certo tipo di moderatismo perbenista che, nella circostanza data, non sembra del tutto opportuno”.
Lo Bianco conclude: “Allora ci sarebbe da chiedersi perché mai la Procura di Enna abbia aperto una inchiesta e perché la Regione Siciliana abbia avviato una nuova indagine”.
In buona sostanza, IDV ritiene che su Pasquasia i cittadini pretendono dalle istituzioni solo chiarezza e non paternalistiche raccomandazioni alla calma.