Troina. Commissione d’indagine su refezione scolastica

Troina. Il Consiglio comunale ha istituito la commissione d’indagine sul servizio di refezione scolastica, che si compone di 10 consiglieri comunali: Salvatore Barbirotto (Lista Scorciapino), Filippo Cantale (Lista Costantino), Giuseppe Di Fini (Pdl), Alfredo Di Muni (indipendente), Walter Giuffrida (Ps), Daniele Litteri (Udc), Angelo Impellizzeri (Pd), Luca Maccarrone (Mpa), Sandro Mascali (Responsabilità Civile) e Fabio Siciliano (Pdci).
La commissione d’indagine è prevista dall’art 23 dello Statuto Comunale. Per l’espletamento dell’incarico, la commissione ha poteri molto ampi. Il segretario comunale deve mettere a disposizione della commissione tutti gli atti inerenti la refezione scolastica, anche quelli di natura riservata. Lo Statuto comunale è stato adottato dal Consiglio comunale nel 1992. In quasi 20, è la prima volta che il Consiglio comunale istituisce una commissione d’indagine.
La refezione scolastica è al centro del dibattito in Consiglio comunale e fuori dallo stesso tra i genitori degli alunni e tra gli insegnanti. La commissione dovrà presentare al Consiglio comunale una relazione sui risultati dell’indagine. Sulla scorta dei risultatati dell’indagine, il Consiglio comunale esprimerà alla giunta i propri orientamenti in merito alle deliberazioni che questa dovrà adottare entro un termine prestabilito. Quando fu approvato lo Statuto, il Consiglio comunale si componeva di 30 consiglieri, accorpati in 5 gruppi consiliari. Oggi i consiglieri comunali sono 20 ed i gruppi consiliari sono 10. I criteri per comporre la commissione di indagine, calibrati su un consiglio comunale con 30 seggi ed un piccolo numero di gruppi consiliari, che si potevano contare sulle dita di una mano, erano stati pensati per non escludere nessun gruppo ma nello stesso tempo per garantire a ciascuno gruppo un peso proporzionato alla sua consistenza. Se si fossero applicati quegli stessi criteri al consiglio comunale di oggi frammentato in 10 gruppi e per di più con un numero di seggi ridotto di una terzo, si avrebbe avuta una commissione con un numero di componenti pari a 20, cioè all’intero consiglio comunale. Per evitare che si venisse a determinare una situazione del genere, che sarebbe stata stravagante, il consiglio ha deciso di applicare uno di questi criteri: 1 componente per ogni gruppo consiliare.

Silvano Privitera



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