Argomento questo, importante ed impegnativo, sempre trascurato e mai affrontato da parte dei sindaci, nonostante le continue sollecitazioni da parte della Regione Siciliana. Ieri mattina i rappresentanti delle organizzazioni sindacali si sono recati nei vari cantieri per affrontare con i lavoratori le problematiche legate al servizio, al pagamento delle spettanze arretrate e al paventato licenziamento di almeno 200 dipendenti tra lavoratori ecologici ed amministrativi, licenziamenti che potrebbero provocare una protesta ad oltranza da parte dei lavoratori ecologici, e, quindi, bloccare in tutti i comuni con la conseguenza di far scattare l’emergenza rifiuti.
La commissione di liquidazione è stata abbastanza chiara nella lettera inviata ai sindaci precisando che “il servizio deve essere assunto in economia, rilevandolo da Sicilia Ambiente; il personale da utilizzare deve essere soltanto quello “utile” all’espletamento del servizio; i costi devono fare riferimento a quelli del 2010, fino all’approvazione del bilancio 2011”. Da numerosi contatti che si sono avuti con le singole amministrazioni si prevedono dei tagli da parte dei consigli comunali, mantenendoli in linea con quelli precedenti, almeno come ordine di grandezza. La commissione di liquidazione è stata abbastanza precisa ,a proposito del costo del servizio, nel dichiarare che bisogna avere il minimo di organico per l’espletamento del servizio e per la riorganizzazione funzionale del personale. “Scendere al di sotto di questi costi (21 milioni di euro) – dichiarano i componenti la commissione di liquidazione – rende inattuabile qualsiasi strategia di miglioramento del rapporto qualità-prezzo del servizio, ed esclude di fatto la prospettiva di introdurre qualsiasi raccolta differenziata ed ogni ragionevole volontà di mantenere gli attuali livelli occupazionali”.