Enna. Condannata per truffa la custode della villa torre di Federico, aveva lasciato il posto di lavoro

Enna. E’ stata condannata a due mesi e 20 giorni di reclusione con la sospensione condizionale della pena una custode della Torre di Federico, B.M. di 42 anni, denunciata per assenteismo dagli agenti della Digos, che avevano fatto un controllo sulla presenza o meno del personale; secondo la Procura della Repubblica avrebbe lasciato incustodita la torre di Federico II che si trova all’interno della villa omonima. Il gup David Salvucci ha condannato col rito abbreviato B.M., custode della torre, che era stata denunciata per assenteismo nell’ottobre del 2009. Il giudice ha inflitto la pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione con la condizionale, con la pena ridotta di un terzo per la scelta del rito abbreviato e l’aggiunta delle attenuanti generiche. Nell’ottobre del 2008 gli agenti della Digos, su disposizioni della Procura della Repubblica, avevano intensificato i controlli del personale in servizio presso alcune strutture in quanto erano pervenute delle segnalazioni al 113 di assenteismo da parte del personale. Le segnalazioni arrivavano anche da turisti stranieri e siciliani che trovavano la villa incustodita per parecchie ore durante la giornata. Secondo gli agenti della Digos, che avevano fatto degli appostamenti, la torre molto spesso rimaneva incustodita per cui inoltravano una segnalazione alla Procura, che li ha poi delegati a continuare il controllo sino a quando una mattina hanno trovato la villa incustodita ed il suo nome figurava nel foglio dei presenti. L’imputata è stata difesa dall’avvocato Sabina Giunta, che ha già annunciato appello e nel corso della sua arringa, ha sottolineato che la sua cliente era stata autorizzato ad allontanarsi e che, durante il controllo, era rimasta in macchina a ripararsi dal freddo in quanto soffriva di otite certificata, poi, dal Pronto soccorso dell’ospedale ennese. Il procuratore capo Calogero Ferrotti, aveva chiesto la condanna a 8 mesi perché responsabile di truffa aggravata.

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redazione-vivienna