Così commenta Dante Ferrari: “Pur essendo perfettamente consapevole, come già ribadito in occasione della recente vicenda che ha visto protagonista il Sindaco su Facebook, che lo stesso è sicuramente libero di fare della sua vita ciò che meglio gli aggrada, tutto ciò ha un limite indiscutibile rappresentato dal fatto che Paolo Garofalo non è più, per volontà popolare, un cittadino qualunque; è il Sindaco di un Comune capoluogo quale è il nostro il cui delicato ruolo, proprio per gli innumerevoli e assai poco delegabili impegni che lo stesso racchiude, da sempre non è stato mai conciliabile con altro specie se l’altro è, nel caso specifico, rappresentato da un importante, impegnativo e fuori Enna lavoro quale è quello che il Sindaco svolge a Catania”.
Ecco perché tra l’altro diventa, a tal riguardo, assai poco conducente e, come tale, strumentale, il paragone, tra Garofalo e Monaco solo perché quest’ultimo continua da sempre a svolgere, ogni mattina, il ruolo di Primario chirurgo in uno a quello di Presidente della Provincia.
E’ strumentale perché Monaco si occupa, come tutti sanno e spesso ne usufruiscono, di un bene sacrosanto dei cittadini della nostra Provincia qual è la salute e, come tale, a nient’altro paragonabile; è strumentale perché Monaco, quando è in Ospedale, rimane sempre a cinque minuti dal palazzo del Governo; è strumentale perché Monaco, a differenza di Garofalo, non è istituzionalmente chiamato, come invece il Sindaco, ad occuparsi della quotidianità e delle emergenze di una Città come la nostra la cui costante presenza diventa viceversa assolutamente opportuna se non obbligatoria”.
Ironico continua l’esponente di FLI: “E tra l’altro una delle illuminate ed altruistiche motivazioni secondo la quale Garofalo se ne ritorna a Catania è che il part time del Sig. Sindaco consentirebbe di risparmiare sulle spese relative alla sua indennità come se questi verosimili 20.000 euro annui risparmiati ci potranno consentire di risollevare le asfittiche casse comunali!!!
“Perché il Sindaco tarda ancora a mettere in moto una sana e produttiva campagna di recupero di somme e risorse – continua Ferrari – quale quella che si potrebbe viceversa innescare se consentisse una volta per tutte al Consiglio comunale di stabilire le tariffe sui rifiuti solo se l’Amministrazione trasmettesse il piano gestionale dei rifiuti stessi? Cosa aspetta Garofalo ad esternalizzare alcuni servizi che potrebbero fare guadagno quali la gestione del teatro, di alcuni impianti sportivi, della galleria civica e del centro polifunzionale di via dello Stadio ? cosa aspetta a censire una volta per tutte il patrimonio immobiliare onde dismettere alcuni beni alienabili ? Cosa aspetta a recuperare finalmente le somme derivanti dalle strisce blu, dai passi carrai e dalla pubblicità selvaggia il cui caos gestionale è sotto gli occhi di tutti ?
Ed il Sindaco vorrebbe affrontare tutte queste emergenze ritornando a fare il Funzionario regionale, peraltro lontano dal Palazzo di CIttà e con i 20.000 risparmiati dalla sua indennità? affrontando i gravissimi problemi della nostra quotidianità nei giorni dispari o in quelli pari? o forse nei giorni di sabato e domenica considerato che i dipendenti regionali il sabato in genere non lavorano? o forse pensando che la sua assenza fisica, politica ed istituzionale possa essere sostituita dai circa 2.000 contatti che il Sindaco mantiene attraverso Facebook dimenticando che ad Enna ci sono altri 27.000 abitanti circa che pretendono giustamente un Sindaco che interloquisca tutti i giorni in carne ed ossa con la sua gente?”.
IL SINDACO GAROFALO REPLICA AL CONSIGLIERE FERRARI DI FLI
In riferimento a quanto dichiarato da Dante Ferrari, capogruppo consiliare di Futuro e Libertà, il Sindaco di Enna Paolo Garofalo ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Non capisco, innanzi tutto, come mai il consigliere Ferrari tiri in ballo la vicenda relativa allo status lavorativo del Presidente Monaco, facendo un parallelo con le mie decisioni, certamente inopportuno soprattutto perché io non mi sono mai permesso di entrare in vicende personali, attenendomi sempre strettamente a fatti politici, cosa che invece non fa, dimostrando pochissimo stile, lo stesso Ferrari.
Inoltre questa presa di posizione sembra essere dettata da una sorta di “coda di paglia” che, però, finisce per esporre il presidente Monaco alle stesse critiche che Ferrari avanza nei confronti delle mie scelte. Insomma se Ferrari ha qualche problema con il Presidente della Provincia può risolvere questi contrasti all’interno del proprio partito, senza coinvolgere altri soggetti ed istituzioni che con quella vicenda non c’entrano nulla.
Non vorrei che il consigliere Ferrari si fosse fatto ammaliare dalle campagne giornalistiche portate avanti da testate quali “Libero”, “Il Giornale”, ecc.”.
“Inoltre, la scomposta reazione dell’esponente consiliare di FLI, sembra celare il tentativo di mettere le mani avanti rispetto al fatto che, da oggi, a seguito della mia scelta, lo stesso Ferrari costa al Comune di Enna più del Sindaco”.
“Voglio comunque rassicurare Dante Ferrari che non ho nessuna voglia di allontanarmi dall’impegno verso la mia città, mantenendo grande fiducia nella possibilità di un rilancio nonostante le grandi difficoltà che dovremo affrontare e nonostante ci sia qualcuno che invece di lavorare per uscire dalla crisi si diletta con sterili esercizi di retorica”.