Lampedusa: Lombardo riceve telefonata da premier Berlusconi

Durante l’incontro con la popolazione di Lampedusa, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha ricevuto la telefonata del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al quale ha ribadito la richiesta di un immediato Consiglio dei ministri straordinario, a cui prendera’ parte personalmente per affrontare con assoluta celerita’ l’insostenibile situazione di Lampedusa.

“Ovunque, girando per l’isola, si incontrano migranti. Lampedusa sembra ormai un’isola tunisina non piu’ territorio italiano”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, giungendo al Porto di Lampedusa,dove la Protezione Civile ha allestito tende attrezzate per l’accoglienza.
“Lancio un forte appello – ha proseguito Lombardo – al presidente della Repubblica, al governo nazionale e a chiunque abbia responsabilita’ e possibilita’ di intervento perche’ si faccia in modo che Lampedusa torni ad essere territorio italiano.
Questa gente va assistita, certamente non puo’ essere respinta ne’ maltrattata, ma l’isola di Lampedusa non puo’ assolvere al compito di assistenza che spetta a tutto il Paese”.
Secondo Lombardo “la Sicilia fara’ la sua parte, ma non puo’ fare tutto. Occorre uno schieramento di navi che accolga i migranti senza farli sbarcare, li assista a bordo e – precisa – li trasferisca poi nei vari centri di assistenza sparsi per il Paese”.

“La Regione siciliana e’ vicina ai lampedusani. Il governo regionale si e’ attivato immediatamente, fornendo tutta la collaborazione possibile per alleviare la sofferenza degli abitanti esasperati dalla situazione che si e’ venuta a creare per effetto della pressione migratoria.
Ringrazio le forze dell’ordine fortemente impegnate sul territorio, gli uomini e le donne della protezione civile, gli operatori della nostra sanita’, che stanno fronteggiando questo momento difficile”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, durante la conferenza stampa, che si e’ svolta nella sede del comune di Lampedusa, alla quale il presidente ha voluto prendessero parte anche una cinquantina di abitanti dell’isola che volevano manifestare la disperazione in cui vivono.
“Bisogna dire con forza – ha incalzato lombardo – che questa emergenza e’ frutto di un gestione indecorosa da parte del governo nazionale. Sono mesi che sentiamo parlare di esodo biblico, allora perche’ non ci si e’ attrezzati per tempo? Voglio escludere che lo si sia fatto per mero interesse politico o elettorale”.
“L’isola e’ gia’ invivibile – ha proseguito Lombardo – con la presenza di 5000 migranti. Se dovessero arrivarne di piu” sarebbe disastroso. Bisogna intervenire. Formalizzero’ le mie richieste al Consiglio dei ministri, chiedendo che si attivino immediatamente sistemi di accoglienza su apposite navi, che si realizzino opportuni ponti aerei, e si liberi un’isola che scoppia”.
“Ci hanno chiesto di collaborare – ha sottolineato il presidente – con l’approvvigionamento idrico, con il raddoppio del presidio sanitario e dell’elisoccorso. E l’abbiamo fatto. Siamo pronti a mettere a disposizione anche una cucina da campo della protezione civile siciliana. Siamo intervenuti anche con un primo ristoro economico per gli operatori della pesca, e abbiamo trovato le risorse anche per interventi di pulizia straordinari. Siamo a Lampedusa costantemente con un apposito ufficio proprio per reagire costantemente alle esigenze che si manifestano e che possono essere affrontate con le risorse e le competenze regionali, ma occorre, senza ritardare, un intervento nazionale organico ed organizzato per dividere questi migranti su tutto il territorio nazionale”.

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redazione-vivienna