La vicenda che riguarda la diffida presentata dal Comune è piuttosto nota. L’articolo 4 della L.r. 8/2006, infatti, prevedeva l’erogazione di un contributo pari a tre milioni di euro per i comuni capoluogo di provincia che avessero dichiarato il dissesto finanziario entro il 31/12/2005. In seguito tale cifra, grazie all’approvazione della L.r. n. 6/2009, venne elevata a quattro milioni di euro, estendendo altresì la durata del contributo anche per gli anni 2009 e 2010. Ebbene, al Comune di Enna risultano essere stati erogati, per gli anni 2006, 2007 e 2008 la somma di € 3.000.000 senza che l’integrazione dell’ulteriore milione di euro per ciascun anno sia mai stata liquidata. Da qui la decisione di diffidare il competente Assessorato Regionale al fine di ottenere quanto spetta al nostro Comune.
“Dispiace essere stati costretti a ricorrere allo strumento della diffida – spiega il Sindaco di Enna Paolo Garofalo – perché sono convinto che le istituzioni debbano dialogare piuttosto che litigare, ma le gravi difficoltà finanziarie che il nostro Comune deve affrontare non ci hanno lasciato altra scelta. Voglio, tuttavia, sottolineare l’importanza del supporto dato dall’intero Consiglio Comunale a questa gravosa scelta e in particolare il contributo in termini di idee dato dall’On. Elio Galvagno, proprio nel corso della seduta del civico consesso che ha discusso in maniera proficua su come uscire da questa situazione di grande difficoltà”.
“Sono certo – conclude poi il primo cittadino – che l’Assessorato Regionale riconoscerà il diritto della nostra comunità ad ottenere quanto gli spetta per legge”.