Enna: Crisi delle Istituzioni

Enna. “Momento difficile per il territorio ennese dove è palpabile la crisi che sta investendo tutti i settori dall’Asi alla Confindustria, dall’artigianato alla crescita dell’imprese, eppure nessuno si muove, nessuno cerca di dare la giusta spinta per la crescita del territorio”. A dichiararlo è il dottor Sergio Malfitano (nella foto), dirigente provinciale di Forza del Sud ed ex consigliere provinciale, sempre in prima linea, autore di lotte come la sicurezza nelle scuole e la realizzazione del registro dei tumori. I segnali sono tanti a cominciare dal Consorzio Asi dove da novembre del 2009 il Consorzio Asi è commissariato e di commissari se ne sono avvicendati ben tre. Infatti, la prima nomina è toccata a Cicero, quindi al funzionario regionale Martinico, oggi il Consorzio è diretto da un altro funzionario regionale, il dottor Tarantino, nonostante tutti gli organi siano stati nominati per riunire l’assemblea anche se a mancare sono soltanto i componenti che devono essere designati dalla Regione Siciliana o meglio dall’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi. Nonostante le continue sollecitazioni che arrivano da parte dei comuni e delle forze imprenditoriali, l’assemblea non viene convocata ed il Consorzio si trova ad operare senza gli organismi istituzionali con grave nocumento per la su attività. Altra situazione difficile si sta verificando in Confindustria provinciale. Qualche mese fa si sono avute le dimissioni del presidente, avvocato Nino Grippaldi, ed in questi giorni si parla tanto della nomina di un commissario da parte di Confindustria regionale, ma sino a questo momento si sa poco o niente. Si dice che non è solo Confindustria ennese ad essere commissariata in quanto ci sono anche altre province che potrebbero subire la stessa sorte. L’avvocato Grippaldi , al momento di rassegnare le dimissioni ebbe a denunziare i “Poteri Forti” siciliani che volevano trasformare Enna in una sezione staccata di qualche altra provincia, probabilmente Caltanissetta; la stessa sorte dovrebbe toccare ad Agrigento. Oltre a Confindustria si parla con una certa insistenza che, a breve, anche la Camera di Commercio potrebbe essere commissariata. Attualmente il presidente è Liborio Gulino, personaggio molto attivo, ma probabilmente proprio per questo non gradito al vertice regionale per questo motivo da circa un mese si parla con insistenza di un possibile commissariamento. La situazione, in provincia di Enna, dunque, sta diventando insostenibile ed è probabile che tutto sia stato provocato da quella protesta popolare sorta spontaneamente e che non ha voluto la mega discarica a Dittaino, dove ad essere stati sconfitti sono stati proprio i cosiddetti “poteri forti” che già avevano progettato la realizzazione di questa mega discarica, chiedendo autorizzazioni sottobanco, ma bloccati dalla protesta popolare, dalla costituzione di un comitato spontaneo in difesa della zona agricola di Dittaino, di cui il professor Biagio Pecorino e l’avvocato Nino Grippaldi erano i primi fondatori. Commissariare Asi, Confindustria e probabilmente Camera di Commercio significa affossare i tentativi di sviluppo del territorio che questi enti potrebbero fare. Lo dimostra il fatto che l’Asi, allo stato attuale, sta facendo poco o niente sul piano dell’incremento delle aziende che vogliono stabilirsi nell’area industriale ennese; in Confindustria si è in attesa che si risolva la crisi, mentre la Camera di Commercio, che è un pullulare di iniziative a tutti i livelli, verrebbe sicuramente mortificata da un possibile commissariamento. I rappresentanti politici della provincia ennese, la Provincia regionale, il comune capoluogo stanno assistendo a questo smantellamento senza intervenire, anche perchè qualche deputato regionale sta pensando soltanto ad anticipare la sua campagna elettorale, dopo che per anni è stato in colpevole silenzio.