Enna: Proteste sull’utilizzo del gallo il Venerdì Santo. “Polemiche assurde”

Ha suscitato parecchie polemiche, ma anche la reazione contraria di tanti ennesi l’intervento del Coordinatore regionale del movimento politico Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi di Trapani, sull’utilizzo del gallo in occasione della processione del Venerdì Santo quando, la confraternita della Santissima Passione, porta in processione i Misteri. Tra questi il gallo.
Tra le accuse di Rizzi il “coinvolgimento assurdo ed inaccettabile di un povero animale”o “un gallo vivo viene narcotizzato con del vino e ornato di nastri colorati per ricordare una tradizione” ricordando poi le sanzioni per chi sevizia gli animali. Incredulità e sgomento per queste accuse da parte del rettore della confraternita della Passione, Massimo Caceci, che non ci sta e ribatte le accuse giudicate prive di fondamento e pretestuose perchè non tengono conto della realtà dei fatti: “Mi sembra assurdo sentire certe affermazioni. Il gallo per noi – spiega il rettore Caceci – è sacro, è il nostro emblema”.

Il rettore ha quindi detto che il gallo “per nessuna ragione subisce maltrattamenti e non è narcotizzato. Anzi – precisa Caceci – è privilegiato, basti pensare che lo portiamo in braccio e gli vengono prestate tutte le cure necessarie”. Così come da antica tradizione il gallo viene portato in processione, ma al contrario di dicerie popolari non viene ubriacato, ma addormentato dopo aver mangiato sostanze genuine. “Siamo disponibili e nelle condizioni di dimostrare che non subisce sevizie; esso muore di morte naturale, vive da privilegiato e l’anno prossimo sarà ancora in processione”.

Del caso Rizzi ha interessato il vescovo di Piazza Armerina, diffidandolo a sospendere l’utilizzo del gallo, la Procura della Repubblica, i Carabinieri ed il sindaco di Enna. “Abbiamo ricevuto la solidarietà di tanti ennesi che non hanno condiviso questa uscita” ha detto Caceci che sottolinea un altro passaggio di Rizzi: “Ha fatto accuse infamanti e gravi parlando di tradizioni barbare ed incivili, accusa assolutamente non vera”. A tal propositivo Caceci ha anticipato che a giorni potrebbero esserci degli sviluppi: “Abbiamo interessato il vicario foraneo Monsignor Petralia, il Collegio dei Rettori e tutte le autorità competenti”.
In un incontro avuto con mons. Petralia Caceci ha avuto risposte confortanti circa l’utilizzo del gallo considerato “sacro” e, ha sottolineato mons. Petralia in un incontro, esso non verrà macellato.

Solidarietà al rettore della confraternita della Santissima Passione è arrivata anche dal presidente del Collegio dei Rettori Ferdinando Scillia che ha espresso a nome del Collegio la sua vicinanza alla confraternita della Passione sottolineando inoltre che la Settimana Santa è lontana anni luce da certe accuse.