Intanto è stato affermato ed assicurato che l’ospedale di Leonforte non chiuderà , avrà i suo 70 posti letto per i ricoveri urgenti, avrà il suo PTA che sarà potenziato al massimo perché si tratta di un punto di assistenza sanitaria importante e determinante in quanto proprio lì verranno fatti i primi accertamenti sanitari, quelli importanti che possono salvare una vita umana, ma ovviamente il “punto” deve essere, nel più breve tempo possibile perché importante, mentre il comitato ed i sindaci del territorio insisteranno presso l’assessorato regionale alla sanità per cercare di far riaprire il reparto di ostetricia. Padre Minuto, che di questo comitato è stato l’anima, ha presentato tutta una serie di richieste, evidenziando che il diritto alla salute deve poter essere di tutti, non ci possono e non ci devono essere, nel campo della sanità, cittadini di serie B. La battaglia per una buona sanità non è un’azione di protesta, ma un atto dovuto per la collettività leonfortese, che, ovviamente, non intende mollare, e si aspetta dall’assessorato regionale e dall’Asp,risposte concrete sul futuro dell’Ospedale.