Enna. La festa della “Resurrezione”

Dopo una settimana di riti di dolore per la morte di Cristo oggi Enna si veste a festa e solennizza la Resurrezione di Gesù. Così come fatto da Domenica delle Palme al Venerdì Santo, anche in occasione della Pasqua gli ennesi non mancheranno all’appuntamento con la processione che, questa volta, vedrà le confraternite del Santissimo Salvatore e di San Giuseppe dare vita alla “Paci”, il tradizionale incontro tra il Cristo Risorto, portato a spalla dai confrati del Salvatore, e la Madonna, portata a spalla dai confrati di San Giuseppe.
L’incontro verrà fatto al Duomo alle 18 davanti ad oltre due mila persone che assisteranno con tanta emozione e felicità l’evento che nasce da un evento datato negli anni e risalente al XV secolo quando cioè erano in atto le ribellioni feudali con protagonisti il barone Scaloro degli Uberti, il conte Andrea Chiaromonte, il re Martino I e la famiglia Ventimiglia. Essi essendo stati sconfitti su videro confiscati i territori di Fundrò, Rossomanno e Gatta e gli abitanti di quelle terre furono costretti a trasferirsi a Castrogiovanni nelle zone di S. Giovannello, Pisciotto e S. Matteo. Questi però furono accolti con un certo distacco dagli abitanti della città tanto che venne posto un confine oltre la quale non si poteva andare. C’era un solo giorno che poteva essere valicato ed era la Domenica di Pasqua, un tregua di appena una settimana, fino cioè alla Domenica in Albis. Da qui il termine “Paci” e “Spartenza” che viene celebrata dopo una settimana dalla Pasqua e che, in termini di processione, vede la separazione del Cristo Risorto dalla Madre alla presenza dello Spirito Santo.
La distinzione tra gli abitanti ennesi cessò di esistere nel 1525 a seguito di una pesante pestilenza. Il programma delle celebrazioni odierne prevede il susseguirsi di messe, dalle ore 7 alle 12, nella chiesa del Santissimo Salvatore, chiesa dove l’omonima confraternita celebra la festa per la Resurrezione di Gesù.
Intanto in questa Settimana santa c’è da registrare la collaborazione che ha portato effetti più che positivi tra il corpo bandistico del comune di Enna e la corale “Il Cantico” di Enna (nella foto) che hanno animato la processione del Venerdì Santo con brani della tradizione pasquale siciliana. La corale, diretta da Giovanna Fussone, si è prima esibita all’uscita dell’Urna col Cristo Morto e poi dinanzi all’Addolorata in attesa che uscisse il simulacro della Madonna. Inizialmente erano queste le due tappe previste per l’esibizione della corale insieme al corpo bandistico ennese – diretto da Luigi Botte -, ma poi, dopo diverse richieste, l’impegno si è protratto durante tutta la processione nel corso della quale sono stati cantati, tra gli altri, “Ah si versate lacrime”, “Lacrimosa”, “Teco Vorrei”.