Enna: Bagni chiusi e turisti infuriati, “Mai più a Enna”

Ancora una protesta dei turisti che giungono ad Enna e si ritrovano di fronte una città priva di quei servizi essenziali che ogni città dovrebbe avere. È accaduto ieri mattina a Lombardia dove un gruppo di turisti, accompagnati dalle guide turistiche, sono giunti ad Enna con l’intenzione di visitare il Castello di Lombardia, ma anche il Duomo ed altri storici siti. Ma come normalmente accade ecco che molti ospiti hanno la necessità di usufruire dei bagni pubblici, peccato, però, che non sono usufruibili. Ecco allora che scoppia la rabbia dei turisti, ma anche delle guide che giurano di non venire più ad Enna, ma anche di segnalare al più presto il caso affinchè si sappia il tipo di accoglienza che si riceve ad Enna ed i servizi che essa offre.

Su due bagni disponibili solo uno era accessibile – quello per gli uomini -, mentre quello delle donne era chiuso, ma al suo interno vi era un cane. Un fatto, questo, molto grave che l’assessore Luigi La Rocca ha commentato così: “Accerteremo tramite i vigili urbani l’episodio anche per capire cosa sta avvenendo perchè l’eventuale presenza di un cane chiuso nel bagno pubblico è grave” ha detto La Rocca che sulla chiusura del servizio igienico spiega che è dato da una questione di manutenzione.

Quanto visto ieri mattina a Lombardia non è stato molto lusinghiero per Enna perchè in un solo bagno si è creata una fila di uomini e donne, mentre alcuni, giunti al limite, hanno fatto i loro bisogni all’esterno tra la mortificazione personale e la rabbia per la situazione surreale.
In un periodo di crisi come quella che si sta vivendo, il turismo potrebbe essere un importante d’ossigeno per l’economia locale, ma se a quei pochi turisti che ormai giungono ad Enna gli si presenta questo biglietto da visita è difficile rendere il capoluogo più alto d’Italia un’attrattiva e meta turistica.
Da segnalare, inoltre, che anche i bagni di piazza Europa in questi giorni sono chiusi. Già in passato ci siamo occupati di questa vicenda dopo che i servizi igienici erano ormai in uno stato di totale degrado e sporcizia.