Aidone Venere: pronti al grande evento!

Aidone. Meno 17! È iniziato il conto alla rovescia: poco più di due settimane e Venerina (come affettuosamente hanno preso a chiamarla gli aidonesi) avrà il suo gran giorno, come la sposa che aspetta di  rivelarsi, in tutto il suo fulgore e in tutta la sua bellezza, allo sposo e a tutti gli invitati. Le famiglie, gli sposi si preparano faticosamente per mesi  perché tutto sia perfetto, tanto impegno per una cerimonia riservata a qualche centinaio di invitati e all’ “occhio” del paese”! Si dirà allora, che per un evento che ha la pretesa della vetrina nazionale, o addiritura internazionale, tutto dovrebbe essere pronto da mesi, e invece?

Solo un mese prima chi aveva il potere di farlo ha deciso la data dell’evento e da allora ci sarebbe  aspettato un’attivismo turbinoso; dobbiamo pensare e sperare che questo dinamismo ci sia veramente, almeno per l’organizzazione della giornata inaugurale. Ma noi, spettatori qualunque, vediamo quello che non c’è.

Non c’è ancora un manifesto pubblico, in nessun formato né cartaceo, né televisivo o radiofonico, nè sulla rete internet. La fame di notizie ha portato gran parte dei giornali a fare da megafono alle dichiarazioni fatte nel corso della conferenza stampa da Lombardo e Missineo. I media stanno supplendo alla mancanza della promozione istituzionale: l’evento ha suscitato l’interesse di tutti i mezzi di informazione; dai quotidiani alle riviste patinate, dai giornali on-line alle tv nazionali e locali, se ne stanno occuppando tutti. Non vengono risparmiate neppure le frecciate polemica, ma, come abbiamo sempre sostenuto, l’importante è che se ne parli e i risultati si cominciano a vedere, le presenze nel mese di aprile si sono semplicemente raddoppiate rispetto agli anni precedenti: 5260 visitatori, tra Museo e Area Archeologica di Morgantina, con 555 visitatori solo tra le giornate di Pasqua e Pasquetta; erano statti 2272 nell’aprile del 2009 e 2667 nel 2010 (dati forniti dalla direzione del Museo). E naturalmente non è visibile la Venere ma gli Argenti e gli Acroliti e lo stesso Museo soddisfano ampiamente le aspettattive.

Solo chi è già informato, o gli internauti che si prendono la briga di aprire il sito dell’assessorato ai BB.CC, o chi bazzica su Facebook, ha avuto modo di vedere il “poetico” video “Il ritorno della dea”,che dovrebbe lanciare l’evento, dove la dea così presenta: “Sono la dea di Morgantina. Sarò la voce di tutti voi, la vostra ricordanza!… Io porto un messaggio di speranza, predico futuri fulgidi, racchiudo in me il passato per una strada nuova, sarò materia fertile per la natura che fiorisce, per la terra che rinasce e cresce; dal mio ritorno germoglieranno frutti fecondi di prosperità: una nuova stagione di rinnovata concordia fra popoli, culture e religioni accomunati da un insopprimibile anelito alla pace!”. Un cumulo di parole altisonanti, stillanti retorica in cui il tutto sembra coincidere con il niente, parole che suscitano la sensazione poco gradevole che si stia giocando con le speranze (o le illusioni ?) che i cittadini di un intero territorio hanno riposto in questo rientro; parole che, dall’altra parte, lasciano tutto nel vago senza dare nessuna indicazione sul dove, quando, come si svolgerà l’evento; Aidone non viene neppure nominata se non in come sottotitolo nelle prime immagini. Sta per essere pubblicato, sempre da parte della Regione Sicilia, un sito istituzionale di cui ancora c’è solo la homepage statica, per il resto l’evento non è citato in nessuna delle pagine del sito della Regione, neppure in quelle dedicate ai turisti, né nella serie di eventi elencati sul sito dell’Assessorato ai BB.CC., l’unica citazione è quella della conferenza stampa e del video citato. Dalla home page del sito citato, La Dea di Morgantina, la cui apertura è annunciata per il primo maggio (domani!), cercando con molta attenzione, si rescono a scaricare delle schede informative sui capolavori rientrati, sul museo, sul sito archeologico e poi una mappa di Aidone con l’organizzazione logistica della giornata dell’inaugurazione e il piano di interventi predisposto  dal dipartimento regionale della Protezione Civile. Così apprendiamo che sono previsti  “una serie di azioni e di interventi, volti a favorire un’efficace ricettività e mobilità all’interno delcomune di Aidone: due tendostrutture e quattro gazebo, tre moduli antincendio ed un modulo UNIMOG, due ambulanze di tipo B, due pulmini per un totale di 18 posti (?) e 14 automezzi, 12 associazioni di volontariato che coinvolgeranno quasi 100 persone. I visitatori saranno trasferiti dal centro di raccolta, predisposto a piazza Giovanni Paolo II, fino al museo archeologico di Aidone. Sono previsti, inoltre, una serie di percorsi pedonali per giungere agevolmente all’ingresso del museo. Numerose sono le iniziative promosse dall’assessorato regionale ai Beni Culturali e dal Comune diAidone per il ritorno della Dea. In particolare saranno organizzati spettacoli, convegni, mostre sul tema, esibizioni di artisti per celebrare l’evento inaugurale. Sono, inoltre, in programma educational tour della statua, del museo e dei siti archeologici dell’area, dedicati a diverse categorie, da quelle del mondo produttivo-imprenditoriale, a quello dei media e degli operatori turistici, sino alle scolaresche ed al settore universitario”.

Non c’è un programma dettagliato ma, rispetto a l’ultima iniziativa in elenco, si è saputo che il 4 maggio l’educational day è dedicato agli operatori scolastici e il 6 agli operatori turistici. Queste anteprime dovrebbero vedere il loro culmine nella giornata dedicata agli aidonesi che, come sembra ormai certo, potranno vedere la dea prima dell’inaugurazione ufficiale. Sarebbe un atto dovuto, un riconoscimento alla tenacia con cui si sono battuti per conseguire questo risultato.

Intanto sia su la7, nel servizio che ha riservato su Atlantide al ritorno della dea, sia su La Sicilia, con richiamo sulla prima pagina,viene fatta rilevare, nel sito archeologico, la presenza della vegetazione che sovrasta i resti dell’antica città, un problema che si ripresenta puntualmente ogni anno, in attesa dell’approvazione del Bilancio regionale. Il direttore del Parco Archeologico Enrico Caruso, sentito sulla questione, ha rassicurato che dal prossimo lunedì inizia la pulizia dell’agorà, mentre nelle  altre zone già da quindici giorni è iniziata l’operazione  di diserbo messa in atto dal Corpo Forestale. La vera speranza sarebbe che ci si rendesse conto, agendo di conseguenza, che, preso atto che l’erba cresce tutti gli anni e nello stesso periodo, il diserbo dovrebbe far parte degli interventi di manutenzione ordinaria che a loro volta non dovrebbero attendere il bilancio  della regione, ordinariamente in ritardo massimo.

C’è un sospetto che attanaglia tutti, cittadini aidonesi e dell’intera provincia, che “finita la festa sarà gabbato lo santo” e che tutte le promesse fatte finiscano nel dimenticatoio. La percezione che si ha è quella che stia piovendo tutto dall’alto e che il territorio non sia per nulla coinvolto se non per i contatti obbligati. A partire dalla scelta della data il 17, un martedì che, oltre agli invitati istituzionali,  non può che essere riservato a qualche disoccupato e pensionato. Il sindaco non si può permettere il lusso di fare della Dea la santa patrona per regalare agli aidonesi un giorno di vacanza!

Ci si aspettava che nel pacchetto di interventi urgenti per il gran giorno ci fosse almeno l’allestimento dei nuovi parcheggi, si trattava di progetti vecchi di anni, più facili da realizzare e invece dalla mappa apprendiamo che si parcheggerà solo nello slargo antistante il Cimitero (bus e auto) e al Campo Sportivo (dentro?)!

Il Comune dalla sua parte, e con le magre risorse a disposizione, si è limitato a ricalcare l’organizzazione della giornata degli Acroliti, senza però il coinvolgimento della cittadinanza che si era messo in moto in quella occasione. Il centro Marida Correnti per le mostre, la biblioteca, le chiese aperte, la mostra delle attività scolastiche, unica novità la mostra dell’UNESCO, “artisti per Morgantina”. Si fa cenno a rappresentazioni, spettacoli, eventi “in corso di organizzazione”. A poco più di due settimane dalla fatidica data è ancora tutto nelle generiche parole di Lombardo che si è limitato a dare la data e di Missineo che ha sciorinato un bel po’ di milioni, un luccichio che, finita la festa, speriamo non si dissolva.

Come abbiamo più volte rimarcato non si fanno neppure le piccole cose a costo zero: i visitatori sono raddoppiati ma il paese non se n’è accorto, si continua a farli passare dalla ripida salita della via Di Mattia, la gente che va al museo quindi non entra in Aidone. Sarebbe bastato che si organizzasse un percorso obbligatorio per i pullman turistici; alcuni consiglieri comunali vorrebbero che gli autobus accompagnino i turisti in piazza Filippo Cordova, ma si può pure capire che non è una soluzione da praticare sull’onda dell’emergenza; piuttosto, per “costringere” la gente ad entrare nel centro storico, basterebbe che i bus turistici si fermassero in piazza Generale Cultreri (fermata autobus di linea), da dove i visitatori giungerebbero a piedi al Museo attraversando la piazza Cordova, la via Abate e la via Mazzini o Abate e la via Gianfilippo Calcagno. Il ritorno potrebbe effettuarsi per una delle strade interne, adeguatamente segnalata, mentre gli autobus si sposterebbero già negli altri parcheggi in corso Aldo Moro o in piazza Giovanni Paolo II. Non puoi costringere la gente a comprare o a mangiare in paese ma puoi farle capire che il paese c’è, le si darebbe la cognizione che Aidone è un paese che merita di essere visto e che, oltre a Morgantina e al  Museo, offre altri gioielli artistici e paesaggistici degni di uno sguardo meno distratto. E chissà, magari così l’economia del paese comincerebbe a prendere atto delle sue potenzialità.

Franca Ciantia


n.d.r.: Se al posto degli odierni amministratori ci fossero stati a presiedere la Provincia regionale di Enna gli ex Presidenti Cataldo Salerno o Elio Galvagno e a indossare la fascia tricolore di primo cittadino l’ex Sindaco Curia, forse la Regione Sicilia non avrebbe fatto in toto da “padrona”. Poi ci si chiede ma sono stati invitati, in considerazione che l’attuale primo cittadino aidonese incontrerà (delegazione composta dal vice presidente del Consiglio comunale Giuseppe Calcagno Spataro ed il responsabile comunale dell’archivio storico Umberto Di Grazia) ai piedi della tomba, nel bicentenario della nascita, l’aidonese Filippo Cordova nel cimitero di San Miniato al Monte nella giornata di domani a Firenze, l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Giuliano Da Empoli, il senatore Francesco Rutelli, cittadino onorario di Aidone, il costituzionalista Augusto Barbera, il Procuratore della Repubblica di Caltagirone Francesco Paolo Giordano, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta tutti originari aidonesi. Ed a tutto questo – aggiungo – mi ricordo ancora la dichiarazione del Ministro Galan che rappresenterà il Governo nazionale il giorno dell’inaugurazione.

Una cosa è certa il fallimento politico-personale di chi ci dovrebbe rappresentare! Evitiamo di riproporre il link alle nostre numerose news a dimostrazione -ammettiamo- della pesante considerazione. La fine dei capponi di Renzo è quasi meritata

Giuseppe Primavera – direttore ViviEnna