Consiglio comunale Troina approva nuovo regolamento attività acconciatore ed estetista

Troina. Nella riunione di giovedì sera, io consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento per le attività di acconciatore ed estetista. Il nuovo regolamento, che è stato redatto alla luce delle leggi n. 174 del 2005 e dell’art. 10 della legge 40 del 2007, ha unificato sotto la denominazione di acconciatore le attività di barbiere, parrucchiere per uomo e parrucchiere per uomo ed ha liberalizzato l’accesso alle attività di acconciatore e di estetista. Il vecchio regolamento, che adesso è sostituito da quello adottato dal consiglio comunale due giorni fa, risale al 1972. Successivamente è stato modificato negli anni 1982, 1993 e 1994. Dal 1994 fino a giovedì non ha subito alcuna modifica. Era un regolamento che poneva delle barriere all’accesso alla professione di barbiere e parrucchiere ed estetista. Non poteva essere aperto un nuovo esercizio entro i 100 metri da un esercizio già esistente. Il numero degli esercizi era bloccato: 1 esercizio di parrucchiere per donna ogni 800 abitanti ed un barbiere-parrucchiere per uomo ogni 800 abitanti. Di estetisti, il vecchio regolamento, che è stato abrogato giovedì sera dal consiglio comunale, ne prevedeva 1 per 2500 abitanti. Ad oggi, in paese a svolgere questo tipo di attività ci sono: 9 barbieri-parrucchieri per uomo e 10 parrucchieri per donna ed 1 estetista. Con il nuovo regolamento, queste limitazioni non ci sono più. Per aprire un salone di acconciatore o aprite un centro dove svolgere l’attività di estetista, basta avere il requisito professionale ed il locale idoneo sotto l’aspetto urbanistico ed edilizio (certificato di agibilità e destinazione d’uso) e sotto il profilo igienico sanitario (parere dell’Azienda sanitaria provinciale). Il nuovo regolamento sostituisce la vecchia autorizzazione con la segnalazione certificata d’inizio attività di acconciatore o di estetista. L’esercizio di questo tipo di attività artigianale di servizio alle persone è stato liberalizzato. Il fatto che sia stato liberalizzato non vuol dire che si possa a fare a meno di un regolamento. Che l’attività di acconciatore ed estetista, sebbene sia liberalizzata, debba comunque essere disciplinata con un apposito regolamento comunale lo prevede la legge. Il Comune di Bologna, che è considerato un esempio di buona amministrazione, se n’è fatto uno nell’ottobre 2010 adeguato al decreto legislativo n. 59 del 26 marzo 2010 di attuazione della direttiva comunitaria Bolkestein relativa ai servizi del mercato interno che liberalizza molte attività economiche, perchè la liberalizzazione non equivale a sregolatezza.

Silvano Privitera