Energia; Cisl: Enel in Sicilia alimenta crisi

Sono “al limite della decenza”, in Sicilia, i ritardi per nuovi allacciamenti alla rete elettrica. Le scorte di magazzino di Enel Distribuzione, sono “inesistenti”. Non ci sono più materiali e attrezzature e mancano, persino, i contatori da installare. La denuncia è della Cisl che chiede all’azienda, si legge in una nota firmata dalla segreteria regionale Flaei, la federazione di categoria, “un’inversione di rotta, la ripresa della politica degli investimenti. E il rilancio dell’osservatorio regionale per ridare slancio alle attività”. Perché, afferma il sindacato, Enel Distribuzione interpreta il proprio ruolo nell’Isola “in maniera quantomeno restrittiva”. E se per un verso monta l’insoddisfazione e la protesta dei clienti, per altro verso “i lavoratori sono pochi e obbligati a un uso smodato dello straordinario”. Tanto da doversi accollare “tecniche di pura alchimia che definiscono i turni di reperibilità”. E anche dal fronte delle imprese, sostiene la Cisl, arrivano segnali quotidiani di allarme perché il “taglio indiscriminato degli investimenti rallenta ulteriormente lo sviluppo”. Così, la Flaei chiede a Enel Distribuzione “una svolta in termini di piani di investimento e relazioni industriali”. La protesta del sindacato, scrive, non si arresterà. “Non possiamo avallare scelte organizzative che comportano, nel medio-lungo periodo, un pesante danno per il tessuto produttivo regionale”. E poi, “da tutte le province arrivano segnali di lavoratori stanchi di situazioni ormai al limite della praticabilità”.