Enna. Il Gruppo Federato al Consiglio comunale composto da Primavera Democratica, Enna al Centro e l’indipendente Fiammetta stigmatizza la scelta dei tre consiglieri Bruno, Contino e Messina di restare in consiglio comunale a tenere il numero legale a beneficio della coalizione a sostegno del Sindaco Garofalo che ha approvato le tariffe dell’A.T.O. Rifiuti del 2009 e del 2010. Se avessero fatto mancare il numero legale si sarebbe tornati a votare il giorno successivo e la coalizione di opposizione all’amministrazione Garofalo avrebbe avuto la possibilità di bocciare la delibera sulle tariffe, con il voto di tutti e quindici i consiglieri di opposizione. Coloro i quali dichiarano di votare per il “Bene Comune” hanno dunque ritenuto che il “Bene Comune”, nella notte del 16 maggio, coincidesse con l’imposizione a tutti i cittadini ennesi di quelle tariffe sproporzionate e frutto di tanto malgoverno e sprechi, ormai ben note. Prendiamo atto con rammarico che la scelta dei tre consiglieri ha lacerato un’opposizione che aveva i numeri per contrastare efficacemente quel sistema di potere clientelare ed affaristico che, a parole, si dice di volere combattere.