Enna. Dimissioni dell’ing. Giuseppe Margiotta, presidente commissione liquidazione ATO rifiuti

Enna. Ha dichiarato che le sue dimissioni sono esclusivamente personali, ma sono stati in pochi a crederci, perché non è possibile che un presidente di una commissione di liquidazione dell’Ato Rifiuti, in questo caso l’ingegnere Margiotta, che ha lavorato con i suoi due compagni di avventura, l’avvocato Francesco Azzolina, ed il commercialista Luigi Bellettati, per cercare di risolvere problemi difficili dell’Ato Rifiuti, improvvisamente si dimette dall’incarico proprio in un momento veramente difficile della situazione del personale di SiciliAmbiente e soprattutto dell’ultimatum posto dai sindaci di portare i dipendenti al contratto degli enti locali.
Le dimissioni dell’ingegnere Giuseppe Margiotta, sembrano essere di carattere politico-amministrativo, tanto è vero che gli altri due componenti sono rimasti, perché sia l’avvocato Azzolina che il commercialista Bellettati stanno proseguendo nel loro compito. Le dimissioni sono state presentate martedì pomeriggio, sono state già protocollate e nel corso dell’assemblea dei sindaci di domani sarà al centro della discussione perché i sindaci rimangono fermi sulla decisione di voler applicare al personale in servizio il contratto degli enti locali. Lo ha detto a chiare lettere il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, nel corso dei lavori del consiglio comunale quando ha dichiarato che gli obiettivi sono per una diminuzione del costo del servizio in generale ed anche il miglioramento della qualità del servizio che ad Enna è sicuramente insufficiente. Il sindaco di Barrafranca, Angelo Ferrigno, parlando con i lavoratori ecologici, ha dichiarato che “i sindaci sono pronti ad emettere ordinanze qualora non si raggiunga un accordo”,questo sta a significare che, nel corso dei lavori assembleari, si ribadirà la necessità che i lavoratori accettino il contratto degli enti locali, perché quello legato all’industria è molto esoso, e specie tra gli amministrativi ci sono stipendi che arrivano anche a 100 mila euro l’anno, che, in verità, sono notevoli per un’azienda che è a corto di liquidità. Tutto questo per arrivare al costo dei servizio, a livello provinciale, di 19 milioni di euro, così com’era stato fortemente dichiarato dai sindaci, mentre la commissione di liquidazione si era fermate a 23 milioni di euro, tenuto conto che ben sei milioni e mezzo devono essere pagati alla Regione Siciliana per l’abbancamento dei rifiuti nella discarica di Cozzo Vuturo. Insomma altra confusione su un argomento che di confusione ne ha già tanta anche a livello regionale tanto è vero che delle nuove società per la gestione dei rifiuti, le cosiddette Srr , non si parla più da tanti mesi.