Enna: Fiera di maggio, ambulanti contro il Comune

Dopo cinque giorni di permanenza ad Enna sono andati via ieri gli ambulanti che hanno preso parte alla fiera di maggio che, così come da tradizione, sono stati presenti in piazza Europa. Ma per loro il bilancio è negativo perchè la crisi attuale si è fatta sentire. Ad aggravare una condizione già difficile, però, sono state anche le condizioni atmosferiche che per poco lo scorso lunedì pomeriggio non causavano grossi danni. L’arrivo di una leggera tromba d’aria ha distrutto gazebo ed ombrelloni montati dai venditori ambulanti che si sono visti spazzare via la merce esposta. Per fortuna nessun ferito, ma tantissima paura perchè poteva andare peggio.

“È successo tutto in un attimo, non abbiamo avuto il tempo di metterci al riparo che il forte vento ha spazzato via tutto” ha detto il commerciante Angelo Giliberto. Alcuni commercianti sono stati costretti a smontare le bancarelle e ad andare via per le successive condizioni del tempo.

Ma a far arrabbiare i commercianti anche le tariffe imposte dal Comune di Enna. Per otto metri quadrati, infatti, hanno dovuto versare alla casse del comune ben 400 euro per cinque giorni, il massimo imponibile perchè relativo al periodo il cui il Comune era in dissesto economico: “Da dicembre però Enna non è più in dissesto, ma noi continuiamo a pagare il prezzo massimo, non è giusto” lamenta Giliberto insieme ad altri venditori ambulanti che ricordano come, da questi 400 euro, è esclusa la luce e non solo: “Una settimana prima di montare abbiamo ricevuto dal Comune una raccomandata in cui veniva chiesto di pagare 3,70 euro per la tassa giornaliera sui rifiuti. È uno spreco pagare una raccomandata più dell’importo richiesto”.

L’aspetto positivo di quest’anno, però, è arrivato dalla lotta all’abusivismo che ha visto impegnati in prima linea i vigili urbani con in testa il commissario Rosa Giunta e gli ispettori Angelo Comito e Filippo La Martina. Il capillare e continuo controllo ha fatto si che tutti i commercianti presenti in Piazza Europa fossero in regola con i pagamenti.