Enna. Sono cinque anni che è chiuso il museo Alessi

Dal primo gennaio del 2006, il museo Alessi, che si trova nelle centralissima via Roma, attaccato alla chiesa Madre del capoluogo ennese e poco distante dal Castello di Lombardia, è chiuso perché non ci sono i fondi necessari per pagare esperti e guide in grado di gestirlo e tenerlo aperto al pubblico. Sono tantissimi i turisti che venendo a Enna si portano al museo per visitarlo, ma trovano il cancello chiuso. Più volte Comune e Provincia hanno tentato di trovare una soluzione per la riapertura di concerto con mons. Petralia, rettore del Duomo, ma la collaborazione si è sempre arenata.
Il museo, che si trova dietro l’abside del Duomo, ospita reperti archeologici, monete e stampe appartenuti al canonico Giuseppe Alessi, che li aveva collezionati in un periodo a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Nel 1860 le collezioni furono donate alla chiesa Madre dagli eredi del sacerdote e, dal 1987, esposte nell’attuale museo che del canonico prende il nome. Le due sale del piano terra ospitano numerose tele di pittori, per la maggior parte anonimi, del XVI e XVIII secolo. La piccola saletta di collegamento tra queste due sale espone, invece, opere di artisti ennesi degli ultimi due secoli: Saverio Marchese, Paolo Vetri, Apollonio Di Bilio, Luigi Gallina e Sebastiano Sberna. Al primo piano del museo si trova una saletta, quella del Forziere, chiamata cosi perché ospita il forziere in metallo (1773), che custodiva gli ori e gli argenti del Duomo. Nella saletta accanto, la Corona della Madonna della Visitazione, ricca di rubini e diamanti, fa bella mostra di se e della maestria degli orafi che nel XVII secolo l’hanno realizzata. Ancora nel primo piano, un’altra sala mostra, tra l’altro, gruppi di lampade pensili in argento del Settecento, due candelieri di Nibilio Gagini e Pietro Rizzo (1595), bracci reliquiari, un grandioso ostensorio del 1524 di Paolo Gili e un Busto di santa Rosalia attribuito a un argentiere palermitano del seicento.
Il secondo piano, invece, ospita la numismatica, l’archeologia e le stampe. La storia delle civiltà che hanno lasciato i loro segni in Sicilia può essere ripercorsa anche attraverso le loro monete. Il museo Alessi ospita oltre duemila monete siculo-puniche e greco-sicule, monete romane e bizantine e alcune medaglie moderne. Per quanto riguarda la pinacoteca, di particolare interesse sono “San Michele e i Turchi” di Giuseppe Salerno e una “deposizione” tardo bizantina.