Troina. L’Ancipa ha raggiunto quota 942,25 metri

Troina. L’acqua raccolta nell’invaso dell’Ancipa ha raggiunto quota 942,25 metri sul livello del mare (slm). Questo significa che nella diga di Troina ci sono 18 milioni e 706 mila mc di acqua. Il livello massimo raggiungibile è a quota 949,50 metri slm. Quando verrà raggiunto questo livello, il volume di acqua raccolto nell’invaso sarà di 27 milioni, 965 mila e 380 mc. Mediamente, l’Ancipa si riempie tre volte l’anno. Questo significa che ci sarà la disponibilità di 90 milioni di mc d’acqua ogni anno. E’, questo, l’obiettivo che l’Enel vuole raggiungere con la risarcitura delle lesioni sulle pareti laterali gli speroni, la copertura termica del paramento di valle della diga, con il contrafforte antismico al piede di valle della diga.
Il completamento di questi interventi ha consentito all’Enel di innalzare il livello dell’acqua nella diga a quota 949,50 metri. Stanno per essere completati gli altri interventi sulle gallerie per rimettere in funzione l’intero sistema della diga Ancipa, che ha delle funzioni plurime: raccolta di acqua per usi civili ed irrigui e per alimentare le centrali di produzione di energia elettrica a valle delle diga Ancipa nelle contrade Radicone e Grottafumata. Nell’invaso dell’Ancipa sono raccolte le acque del fiume Troina e le acque immesse dal canale allacciante, lungo 14 km, che dalle pendici di Monte Soro arriva alla diga con le acque captate dai torrenti che scorrono sul versante meridionale dei Nebrodi: Sant’Elia, Finocchio, Bracallà, Cicogna e Schicciomirra. Completati i lavori di ristrutturazione del canale allacciante e di risanamento delle gallerie Ancipa-Troina (7 km) e Troina-Grottafumata, le due centrali di Radicone e di Grottafumata di produzione di energia elettrica riprenderanno a funzionare dopo tanto tempo di inattività. E’ questione di mesi, come ci spiega l’ing. Enrico Vergano, project manager dell’Enel: “Siamo in anticipo sui tempi previsti dal ruolino di marcia nella realizzazione di questi lavori. Entro la fine del mese di ottobre, le due centrali di Radicone (20 MW di potenza) e Grottofumata (10 MW di potenza) ritorneranno a produrre energia elettrica in quantità tale da soddisfare il fabbisogno di 10 mila utenze domestiche con il vantaggio per l’ambiente della riduzione annua di 10 mila tonnellate di anidride carbonica immessa in atmosfera”.
Silvano Privitera

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