Valguarnera. PD: si ai 4 quesiti referendari

La segreteria del PD di Valguarnera esprime il proprio si, sui 4 quesiti referendari del 12 e 13 Giugno: affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica; tariffa del servizio idrico integrato; nuove centrali nucleari; legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale. È importante ricordare che per rendere efficaci le modifiche alle attuali normative vigenti bisognerà votare SI, essendo il referendum abrogativo – ricorda il segretario sezionale del PD Fabio Arena- In tal senso cercheremo di attivare una serie di iniziative volte a promuovere la partecipazione popolare che, siamo fiduciosi, sarà massiccia. Chiediamo a tutta la gente di Valguarnera – sottolinea – di andare a votare esprimendo il proprio si in merito a questi temi molto delicati. Il voto di ciascuno di noi sarà determinante. Cassare le attuali norme, come quelle riguardanti l’acqua pubblica, significa rendere più accessibile a tutti un bene prezioso e vitale qual è l’acqua. Per questa battaglia di civiltà dobbiamo tutti apportare il nostro contributo per non rivedere mai più scempi come quelli a cui abbiamo assistito anche nei nostri paesi dove, coloro che non potevano pagare le bollette, hanno subìto il “taglio” delle proprie utenze domestiche”. Anche il gruppo consiliare di maggioranza che fa capo al sindaco “Sebo Leanza” si mobilita ed esprime un doppio si, in particolar modo sul quesito riguardante l’acqua bene comune. “Il nostro gruppo consiliare –afferma Giuseppe Speranza- sarà presente in prima linea a sostenere il referendum assieme ai comitati, ai cittadini, a tutti coloro che da mesi attraverso iniziative varie si stanno opponendo con tutte le forze alla mercificazione dell’acqua. Nello scorso mese di ottobre il nostro gruppo consiliare ha chiesto l’approvazione di una mozione sottoscrivendo all’unanimità il manifesto dell’Acqua che riconosce la gestione del servizio idrico pubblico, privo di rilevanza economica. Grazie all’approvazione della mozione siamo stati fra i pochi comuni italiani che hanno previsto la modifica dello statuto comunale, introducendo il “riconoscimento dell’acqua come bene comune pubblico e patrimonio dell’umanità”.

Rino Caltagirone