Enna. Tentato stupro a tredicenne, processo per direttissima allo studente universitario
Enna-Cronaca - 23/05/2011
Enna. Processo per direttissima per lo studente universitario italorumeno, F.B. di 24 anni, che venerdì mattina, nel parco della villa Torre di Federico, ad Enna, ha tentato di violentare una ragazza di 13 anni, che, in quel momento si trovava assieme ad un’amica in preda ad ebbrezza alcolica, avendo bevuto qualche birra. Lo studente universitario, che frequenta la facoltà di Scienze motorie dell’Università Kore, è stato arrestato dagli agenti della squadra Mobile, coordinati dal dirigente Giovanni Cuciti, grazie alla descrizione che ne hanno fatto sia la tredicenne che la madre, che, sostanzialmente, ha evitato che si compisse pienamente lo stupro. Infatti, il suo ritardo, si era intorno alle 13, l’aveva preoccupata, aveva fatto una serie di telefonate, poi, saputo che la figlia assieme ad un’amica si trovava all’interno della villa Torre di Federico, è andata a prenderla ed arrivata nel momento cruciale, ha chiamato il 113, poi ha accompagnato la figlia al pronto soccorso dell’ospedale, ha presentato denunzia, ed assieme alla figlia ha riconosciuto lo studente universitario, la cui famiglia abita a Delia. Questa mattina, nel corso del processo per direttissima, a porte chiuse, si potranno avere altri dettagli su quanto avvenuto nel parco della villa Torre di Federico perché sono molte le domande che meritano risposte a cominciare da chi ha venduto le bevande alcoliche alle due tredicenni e quante di queste bevande sono state ingurgitate, ma su questo gli agenti hanno incominciato ad indagare sui bar ed i supermercati che si trovano vicino la villa. Come mai l’amico dello studente universitario si è allontanato, subito dopo avere incontrato le due ragazzine ? Come mai la compagna non è intervenuta per evitare la violenza sessuale e non abbia chiamato aiuto visto che vicino l’uscita della villa ci sono tanti negozi ?
Il dottor Cuciti ed i suoi agenti si sono dati tanto da fare per cercare di fare luce su questo episodio, che ha impressionato moltissimo la collettività ennese, visto che si tratta di una tentata violenza su minore, mai avvenuta sino ad oggi. Lo studente universitario è in una posizione difficile, la sua situazione è pesante tenuto conto delle varie fasi della vicenda; uno stupro tentato e fallito perché è intervenuta la madre, preoccupata per l’assenza della figlia, e poi il riconoscimento, senza tanti patemi d’animo, dell’autore di questo brutto episodio.