Enna. Al via il processo “Game Over”

Enna. Mercoledì si apre il processo antimafia “Game Over”, che vede imputati cinque appartenenti alla famiglia di “Cosa Nostra” di Enna, guidata da Salvatore Seminara di Mirabella Imbaccari e del suo uomo di fiducia, Gaetano Drago, gruppo, che secondo la squadra Mobile, che ha effettuato l’operazione, oltre al controllo delle attività commerciali ed imprenditoriali, effettuava il controllo delle bische clandestine, alcune delle quali erano itineranti. Gli altri tre imputati Salvatore e Pietro Stella di raddusa e Calogero la Malfa, armerino detto “Jerry” sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Un mese e mezzo fa, un sesto imputato Giuseppe Stella ,45 anni di Raddusa , che aveva chiesto, attraverso il suo difensore, avvocato Azzolina, il rito abbreviato, è stato condannato in primo grado a 8 anni di reclusione perché ritenuto colpevole di associazione mafiosa ed era componente del gruppo nel controllo delle bische, anzi era stato incaricato di gestire queste bische ed avrebbe organizzato alcune riunioni importanti del gruppo mafioso ed addirittura Turi Seminara aveva sollecitato una ditta catanese, che lavorava presso la villa Romana del Casale ad assumerlo. Turi Seminara è stato già condannato a dieci perché reo di associazione per delinque di stampo mafioso a dieci anni, ora arriva questo processo per gioco d’azzardo aggravato clandestino, assieme a Gaetano Drago. Un processo quello che inizia mercoledì che vedrà gli imputati essere difesi dagli avvocati Enzo ed Enrico Trantino, Francesco Azzolina, Marco Di Dio Datola, Silvano Domina, Egidio e Massimiliano La Malfa, La Martina, Monaco, Sergio Raciti, Enza Turrisi.