Enna. Convalida arresto giovane universitario, accusato di violenza sessuale a tredicenne
Enna-Cronaca - 24/05/2011
Enna. Convalida dell’arresto, obbligo di firma giornaliera presso la Questura di Enna, per il giovane universitario Florin B, 24 anni, residente ad Enna, che venerdì scorso ha cercato nel parco della villa Torre di Federico di violentare una ragazza di tredici anni, bloccato sostanzialmente dall’arrivo della madre, che da circa un’ora la cercava per le vie di Enna. Il collegio giudicante, presieduto dal dottor Davide Salvucci, giudici a latere Romito e Commendatore, ha convalidato l’arresto del giovane universitario, difeso dall’avvocato Diego Giarratana del foro di Agrigento, rinviando il processo al prossimo 6 luglio ed obbligando il giovane a recarsi ogni giorno in Questura per la firma. Decisione che non ha soddisfatto ed ha lasciato molte perplessità alla famiglia della ragazzina, difesa dall’avvocato Gabriele Cantaro, che avrebbe voluto un provvedimento più restrittivo e magari un allontanamento da Enna. L’udienza a porte chiuse è durata circa tre ore, durante la quale si è cercato di ricostruire tutta la vicenda con le ovvie giustificazioni da parte del giovane, che ha dato una versione sostanzialmente diversa da quella che sosteneva la madre e la ragazzina tredicenne. Intanto si è saputo qualche particolare a cominciare dal fatto che le due ragazze, che si sono recate alla villa Torre di Federico, poco prima, avevano acquistato una bottiglia di vodka in un supermercato e che già nell’incontro con i due ragazzi ne avevano bevuto una parte sostanziosa della bottiglia. La tredicenne assieme all’amica, non abituata all’acool, è entrata subito in crisi, girandole la testa, si è sdraiata a terra, e subito dopo, secondo una ricostruzione fatta dagli agenti della squadra Mobile Florin B. gli è saltata a dosso, cercando di approfittarne: la ragazza, all’ospedale, presentava delle escoriazioni al collo ed alle braccia per cui si ritiene che l’aggressione sessuale ci sia stata e che la ragazzina abbia tentato di difendersi, non riuscendovi perché debilitata dall’alcool, poi è arrivata la madre, la zia, la cugina, che hanno provveduto a chiamare il 113, il trasferimento in ospedale, la ricostruzione dell’identità del ragazzo e del suo amico e l’arresto per violenza sessuale. Durante l’interrogatorio, il ventitreenne ha fornito la sua versione dei fatti. Ha riferito di aver trovato le due ragazze alla villa, di essersi avvicinato e che sarebbe stata, secondo lui, proprio la ragazzina a baciarlo. Lui ha ammesso di aver ricambiato i baci e di averla abbracciata, ma ha negato alcun genere di violenza. Inoltre, ha precisato che non avrebbe mai immaginato che avesse tredici anni. In quel momento, stando sempre alla sua versione dei fatti, sarebbe arrivata la madre e sarebbe stato lui per primo a dirle che la ragazza stava male. Poi però si sarebbe allontanato. L’avvocato Giarratana, a margine dell’udienza, ha sottolineato che il giovane non sarebbe “affatto un mostro”, si tratta di un bravo ragazzo, di buona famiglia, che vive a Delia, non ha alcun precedente penale né precedenti di polizia di alcun genere”.