Provinca: Bilancio, tra problemi risolti e sassolini di Monaco al Consiglio

Dopo quasi undici ore il consiglio provinciale a maggioranza ha approvato il Piano triennale delle opere pubbliche ed anche il bilancio di previsione 2011, che consentirà all’amministrazione provinciale di poter lavorare con una certa regolarità, anche se tagli dello Stato e della Regione Siciliana ne condizioneranno le attività.
E’ stato anche risolto, tra le righe, il problema della società Multiservizi, che opera, a livello ambientale, avendo stanziato 700 mila euro che consentirà di mantenere in attività i lavoratori dal primo luglio al 31 dicembre e potrebbe consentire l’avvio di una fase nuova per la società.

Ma oltre all’approvazione del piano triennale e del bilancio di previsione c’è stato un intervento del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, che si è tolto dei sassoilini dalla scarpe sia nei confronti del Pd, che anche nei confronti dei suoi ex alleati con particolare riferimento per i consiglieri del MpA, che tra l’altro hanno votato contro il piano triennale ed il bilancio, rispondendo anche ai tanti consiglieri che, a più voci e più volte, gli hanno evidenziato che non ha più una maggioranza politica in consiglio.

Al capogruppo del Pd Mario Alloro il presidente Monaco ha dichiarato che il suo successo alle elezioni di provinciali di tre anni fa è stato determinato dalla cattiva amministrazione dell’ente da parte del centrosinistra, provocando dei “buchi” enormi che ancora oggi esistono, nonostante l’impegno e la buona amministrazione della sua giunta.
Rivolgendosi ai suoi ex alleati, quindi Pdl e MpA, si è detto contento e soddisfatto di quello che sta facendo la sua giunta tecnica, assessori che stanno lavorando con impegno e soprattutto con cognizione di causa. La nomina della giunta tecnica per il presidente Monaco è stata la fine dei “tiramenti di giacca” da parte del PdL e del MpA che sistematicamente e giornalmente chiedevano assessorati, posti di sottogoverno o assunzioni di personale, ecco perché è stato costretto a decidere di eliminare gli assessori politici e nominare una giunta tecnica. Un’accusa ben precisa ed anche di grosso spessore politica che chiarisce il periodo oscuro dell’amministrazione provinciale all’inizio della legislatura, quando la maggior parte “andava all’assalto della dirigenza”.

Il presidente Monaco a chiusura del suo intervento ha lanciato una sfida a tutto il consiglio provinciale . “I consiglieri provinciali hanno un’arma potente nei miei confronti, quella del voto di sfiducia;visto che non ho una maggioranza politica dovrebbe essere facile raccogliere le firme per il voto di sfiducia , così torno a fare il chirurgo a tempo pieno, ma sono deciso a continuare con questa giunta tecnica di cui ho grande fiducia e di cui non ricevo alcuna richiesta particolare tranne quella di lavorare in santa pace e cercare di risolvere problemi della collettività ennese”.
Quella del presidente Monaco è un’accusa ben precisa e diretta a tutti, merita una riflessione da parte del consiglio provinciale tenuto anche conto che le sue dichiarazioni fanno pensare che Pippo Monaco, che ha aderito al partito di Fini, è deciso a chiudere la legislatura con questa giunta tecnica alla quale va il merito indiscutibile di avere risolto alcuni problemi di un certo rilievo, avviando anche altri processi per migliorare lo status del territorio,nonostante le tante difficoltà finanziarie che l’ente sta vivendo.
L’approvazione del Piano triennale delle Opere Pubbliche e del bilancio di previsione ha visto il voto favorevole di Granata dell’Udc, di quattro consiglieri del PD, di quattro consiglieri del Gruppo Federato e di Totuccio Miroddi del Psi.