Catenanuova. Gip interroga presunta boss
Enna-Cronaca - 30/05/2011
Sarà interrogata oggi Agata Cicero, 45 anni, moglie di Salvatore Leonardi, attualmente in carcere e ritenuto il capo della famiglia di Cosa nostra ennese. La donna, l’unica degli 11 indagati dell’operazione antimafia «Fiume Vecchio», comparirà davanti al Gip Lauricella, presenti il Pm Condorelli e l’avvocato difensore Egidio La Malfa. Secondo la Dda nissena e i carabinieri la donna avrebbe avuto un ruolo di primo piano nel clan di Catenanuova e seguendo le direttive del marito manteneva i contatti con gli affiliati al clan, ma anche con gli imprenditori e gli operatori commerciali ai quali veniva chiesto il pizzo. Inoltre avrebbe cercato di riorganizzare le file per espellere gli appartenenti al clan degli stiddari, vicino al clan catanese dei Cappello, e avrebbe tentato di far diventare più forte il gruppo mafioso contattando la camorra napoletana, forse ritengono i carabinieri incrementando il commercio delle sostanze stupefacenti che nella zona non era molto attivo in quanto i due clan vivevano con gli introiti derivanti dalle estorsioni.
Sinora gli interrogatori non hanno portato niente di nuovo sulla situazione reale di Catenanuova, condizionata dall’attività estorsiva dei due clan, che spesso entravano in rotta di collisione. I carabinieri, coordinati dal comandante provinciale Baldassare Daidone, stanno anche cercando di chiarire la vicenda di Antonio Mavica, 46 anni, pluripregiudicato, detenuto al carcere di Agrigento, che stava per subire un agguato presumibilmente ideato da Salvatore Leonardi, il quale lo voleva eliminare per punirlo di essere passato all’altro clan. L’operazione «Fiume vecchio» è scattata proprio per bloccare questo omicidio. Nel corso della settimana si dovrebbero concludere tutti gli interrogatori degli 11 arrestati.
I carabinieri stanno proseguendo le indagini perché si ritiene che vi siano altri elementi appartenenti a questi due clan, ma sarebbe importante se operatori commerciali e imprenditori edili, che hanno subito le estorsioni, parlassero per consentire di conoscere meglio quello che è avvenuto a Catenanuova in questi ultimi anni: una guerra tra clan che ha provocato morti e tentativi di omicidio.