Aidone: bocciata la proposta di introduzione dell’IRPEF comunale

Aidone. Nel corso di un concitato Consiglio comunale, è stata respinta la proposta dell’Amministrazione relativa all’introduzione di una tassa sui redditi sopra i 10.000,00 Euro, l’IRPEF prevista dall’applicazione delle norme del Federalismo fiscale. I conti sono presto fatti: ogni mille euro di reddito dichiarato, se ne sarebbero dovuti versare quattro di IRPEF comunale in aggiunta a quella regionale e a quella statale.
Aidonesi liberi da altri balzelli dunque?
Non proprio perché, come affermato dal Sindaco, ciò che non verrà pagato sotto forma di IRPEF, verrà versato dagli stessi attraverso l’ aumento della TARSU.
Almeno per chi la paga!
Ad opporsi è stato uno schieramento trasversale (PD-UDC-PDL) mentre il gruppo Lo Monaco-Alessi, che pare stia ancora trattando un suo ingresso in Giunta, proponeva un rinvio: come dire “prendiamo tempo, non si sa mai!”
Il fatto eclatante è stato però l’abbandono dell’aula da parte dei cosiddetti “4 consiglieri sfusi”, come li ha definiti il capogruppo PD Carmelo Lombardo, che attualmente sostengono l’amministrazione guidata dal sindaco Filippo Gangi.
L’abbandono, abbastanza inusuale in una normale prassi politica, è giunto al momento dell’approvazione del Piano finanziario per l’ATO rifiuti.
I quattro consiglieri (Arena-Spadaro-Costa-Mazzone), essendo stato bocciato il punto precedente all’O.d.G., l’approvazione dell’IRPEF appunto, che avrebbe permesso all’Amministrazione comunale di “incassare” i 140.000,00 euro necessari al Piano finanziario ATO rifiuti, dopo qualche attimo di smarrimento, si sono allontanati, forse nella vana speranza di impedire il varo del Piano finanziario per l’ATO che è stato invece approvato.
Dunque il Piano c’è ma manca la copertura finanziaria necessaria. Se volessimo essere ottimisti, si potrebbe pensare che i quattro si sono allontanati perché hanno avuto coscienza, improvvisamente e finalmente, che senza maggioranza non si va avanti, che se manca la forza politica per portare avanti un progetto, lo stesso diventa irrealizzabile.
Del fatto non pare rendersi invece conto il Sindaco il quale, prima di farsi assalire dall’ira apostrofando come “ipocrita” il Consigliere Gaetano Calcagno (PDL) che dichiarava il voto favorevole del suo gruppo all’approvazione del Piano, si appellava al senso di responsabilità del Consiglio comunale. L’appello del primo cittadino, pacato o “anestetico” come lo ha definito il Consigliere Lombardo, cadeva però nel vuoto.
Il messaggio delle forze politiche aidonesi (PD-UDC-PDL) è chiaro: finita la fase del rientro della Venere di Morgantina, momento in cui bisognava quindi far fronte comune, l’opposizione non intende più “fare sconti” e l’attuale governo cittadino deve assumersi le proprie responsabilità, comprese quelle derivanti dal non avere un piano chiaro per il rilancio economico e culturale della città di Aidone e, comunque, pur avendolo, deve costantemente scontrarsi con l’amara consapevolezza di non avere la maggioranza necessaria per realizzarlo.
In conclusione: “responsabili” cercasi. Il governo nazionale insegna.

Vilma Piazza