Enna Calcio: Appelli ancora nel vuoto, è crisi!

La crisi che si è aperta all’Enna dopo la decisione della società di cedere il titolo o in alternativa di non fare più nessuna attività – cioè far scomparire i gialloverdi – ha creato un certo allarme tra i tifosi, mentre ancora nessuna novità si è avuta dai dirigenti che aspettano una mossa degli imprenditori ennesi. A quasi una settimana dall’incontro mai andato in porto per il diniego degli ennesi, infatti, non si è mossa foglia e la società si trova in stand-by con la speranza che possano riaprirsi le trattative che permetterebbero all’Enna di non morire. Allo stato delle cose, però, non ci sono spiragli positivi per il futuro perchè negli ultimi giorni non si è successo nulla e a rendere ancor più pericolosa la vicenda sono le imminenti scadenze a cui la società deve far fronte. Entro metà giugno, infatti, si dovrà versare alla Lega la quota per l’iscrizione che potrà avvenire solo se la società ennese riuscirà ad azzerare le pendenze con gli allenatori. In ogni caso non è da escludere che l’Enna subisca una punizione in termini di ammenda o, qualora si iscriva, una penalizzazione da scontare la prossima stagione. Il pugno duro deriva dal fatto che la società non ha ancora saldato il debito con Guido De Maria (oltre che con Colianni e Cino). E proprio su questo tema, durante l’incontro societario di mercoledì scorso, c’è stato uno scontro tra il dirigente Peppino Cannarozzo ed il tifoso Mario Rindone che reclamava il pagamento delle spettanze a giocatori e tecnico. Cannarozzo, che ha anche negato l’accusa di essersi opposto al ritorno di De Maria – ha attaccato dicendo che il tecnico ha rifiutato un suo assegno per chiudere i conti, ma l’allenatore non ha accettato, un rifiuto – ha spiegato Cannarozzo – che costerà all’Enna un provvedimento della Lega. Bisogna però ricordare che la società doveva saldare i conti con De Maria non dopo la salvezza ottenuta, ma molto prima.

La società, intanto, per tramite di Spallino ha confermato l’intenzione di saldare i conti con tutti, ma cosa accadrà dopo? Nulla è sicuro ad oggi, è però certo quanto hanno detto i dirigenti ossia che hanno già ricevuto un’offerta per cedere il titolo che, se accettata, andrebbe fuori Enna. Si parla di Calascibetta o Catenanuova, due centri dell’ennese che starebbero valutandone la fattibilità. Il condizionale, però, è d’obbligo vista la delicatezza dei fatti che, certamente, non farebbero, in tal caso, contenti i tifosi. Non resta a questo punto che sperare in un passo avanti di qualche imprenditore ennese pronto ad intraprendere una nuova avventura insieme all’attuale dirigenza che si è detta disposta a tutto pur di salvare l’Enna dal baratro.