Piazza Armerina. Inveisce con frasi ingiuriose verso vicino di attività commerciale, colpendolo con uno ceffone al volto
Enna-Cronaca - 09/06/2011
Piazza Armerina. Denunciato in stato di libertà di un uomo, titolare di un’attività commerciale, classe 1967, armerino, poiché ritenuto responsabile dei reati di lesione personale, ingiuria, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, violenza privata e minaccia, in danno di un vicino di attività commerciale, dagli uomini del Commissariato di Piazza Armerina – diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti.
In particolare, presso gli uffici del Commissariato, alcune settimane addietro, si presentava il titolare di un negozio, asserendo di essere stata vittima di un’aggressione da parte di un vicino di attività commerciale, titolare di una struttura commerciale sita nei pressi del proprio esercizio.
In particolare, riferiva che una mattina, precedente, dopo che la vittima aveva posizionato una botte figurativa fuori dal proprio esercizio commerciale, si presentava l’indagato, il quale abita nelle vicinanze, tentando di buttare per terra l’oggetto figurativo. Quindi, iniziava ad inveire con frasi ingiuriose verso la persona offesa, aggredendolo fisicamente, spingendolo all’indietro, con una mano sul collo, fino a colpirlo con uno ceffone al volto e facendogli volare il cappellino che indossava. L’aggressione aveva fine solo al sopraggiungere di diverse persone e delle autovetture che, a causa della lite, si erano fermate in colonna, fino a quando iniziavano a suonare ripetutamente il clacson per fare spostare dalla sede stradale i due contendenti.
Ricevuto il racconto, gli agenti armerini, sulla scorta di altri riscontri, accertavano la dinamica di quanto accaduto, evidenziando effettivamente le responsabilità per quanto commesso dall’indagato, effettuando, pertanto, a carico del soggetto gli accertamenti e le contestazioni del caso.
Sulla scorta di quanto accertato, l’uomo veniva, dunque, deferito alla Procura della Repubblica di Enna per lesione personale, ingiuria, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, violenza privata e minaccia.